Il pronto soccorso gioca d’anticipo

Organico rinforzato e nessuna riduzione dei posti letto in vista del picco influenzale durante le feste

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di Roberta Rampini

L’Asst Rhodense quest’anno gioca d’anticipo: rafforza l’organico dei pronto soccorso dell’ospedale di Garbagnate Milanese e Rho in vista dell’atteso picco dell’influenza e dei giorni di festività natalizie. Medici specialisti in rinforzo ai colleghi medici internisti, turni aggiuntivi “a pagamento“, nessuna riduzione dei posti letto dei reparti di medicina e continua ricerca di personale con avvisi e concorsi. L’immagine di barelle nei corridoi dei pronto soccorso con pazienti in attesa da giorni per un ricovero e di sale d’attesa affollate dovrebbero diventare un lontano ricordo, l’obiettivo è quello di garantire tempi d’attesa brevi a tutti, in particolare per i pazienti che devono essere ricoverati e hanno diritto a un posto letto entro 12 ore dal triage.

"L’afflusso dei pazienti ai pronto soccorso non è prevedibile, ma abbiamo già avuto settimane di affollamento con giorni in cui ci sono stati anche 150 accessi complessivi – dichiara Aldo Bellini, direttore sanitario dell’azienda ospedaliera –. Per mantenere la piena operatività dei due pronto soccorso abbiamo chiesto la collaborazione degli specialisti del Dipartimento di medicina e riabilitazione e del Dipartimento di chirurgia. In questo momento particolarmente critico, gli specialisti oncologi e gastroenterologi dell’ospedale di Rho affiancheranno i colleghi internisti nella gestione del pronto soccorso, garantendo la continuità del servizio in qualità e sicurezza. In quello di Garbagnate invece abbiamo la collaborazione dei medici pneumologi. La dedizione e la professionalità di questi professionisti ci ha già consentito di fronteggiare, anche nel periodo pandemico, un numero significativo di accessi. Il loro contributo ovviamente sarà circoscritto in questa situazione contingente per non limitare l’offerta specialistica, sia ambulatoriale che di ricovero, all’interno dell’ospedale". La direzione sanitaria dell’Asst Rhodense seguendo le indicazioni dell’assessorato regionale alla Sanità, diffuse con una circolare del 19 dicembre, si prepara anche a organizzare turni aggiuntivi del personale, pagato extra, in caso di necessità. Un altro impegno dell’azienda ospedaliera rhodense riguarda i letti per i cosiddetti sub-acuti, ovvero i malati non più in condizioni critiche ma che non possono ancora ritornare a casa perché devono ristabilirsi o perché hanno bisogno di altre cure specialistich: "Stiamo facendo il possibile per non diminuire i posti letto e quindi garantire ricoveri in tempi brevi ma non è facile – continua Bellini –. Nel caso dell’ospedale di Rho abbiamo molti lavori in corso con la chiusura di un’ala e altre aree di degenza. Nel caso di Garbagnate abbiamo un reparto di medicina con 24 posti letto che è ancora destinato ai pazienti con Covid e quindi non si può utilizzare in altri modi".

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