Un progetto in collaborazione con una fondazione "verde", e il Piedibus diventa anche "gara". Si chiama "Kids go green" uno dei progetti fiore all’occhiello del piano di diritto allo studio gorgonzolese, approvato l’altra sera, un percorso didattico ed educativo “premiante” per la classe delle scuole primarie che avrà totalizzato, a fine corsa, un maggior numero di chilometri, fra veri e virtuali, sui percorsi casa-scuola. "Un ulteriore arricchimento del Piedibus, che ormai da molti anni portiamo avanti - così l’assessore all’Educazione Ilaria Scaccabarozzi - e un’attività che coinvolgerà gli insegnanti ma anche le famiglie. Molte delle quali vanno per prime ancora “educate”: speriamo in una contaminazione alunni-genitori". Molte adesioni: "Fa piacere. Soprattutto negli istituti scolastici dove il problema del caos delle auto nei momenti di ingresso e uscita alunni è ancora molto serio". Non solo il progetto "Kids go green" nel lungo elenco all’interno del Piof, "elaborato ancora una volta al tavolo scuola - così Scaccabarozzi - e dunque condiviso in ogni virgola".
Fra gli altri progetti "Nuoto a scuola", "In viaggio" con la Fondazione Somaschi, progetti educativi sul tema dell’acqua in collaborazione con Cap, altri sui rifiuti e la sostenibilità con Cem e molti altri. In apertura il prospetto manutenzioni e lavori del capitolo "scuole sicure", "importanti investimenti sono stati fatti negli anni scorsi e altri ne arriveranno". Sezioni del piano riguardano investimenti sull’inclusione e la qualità dell’offerta formativa per i bimbi più piccoli, mentre sono confermati gli investimenti sui servizi di supporto alle famiglie: pre e post scuola, centri estivi e, da quest’anno, anche un centro diurno invernale durante le vacanze di Natale, "una sperimentazione: a breve conteremo le adesioni". Qualche input dalla minoranza: il leghista Vincenzo Saglibene ha stigmatizzato l’assenza di progetti sulla legalità ("un impegno che ci eravamo presi"), a Walter Baldi una sottolineatura sui costi importanti annui delle manutenzioni "su scuole vecchie e dai consumi elevati: forse andrebbe avviata una riflessione".
Monica Autunno
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