"Il parco della Bergamella? È una colata di asfalto"

Sesto, l’associazione Sottocorno e molti abitanti del quartiere di Cascina Gatti contestano la gestione comunale: sia affidato all’Oasi Media Valle del Lambro

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di Laura Lana

"Il parco della Bergamella non è più un polmone verde ma un campo bruciato senza alberi, attraversato da una colata di asfalto". La denuncia arriva dall’associazione Sottocorno e da molti abitanti del quartiere di Cascina Gatti. Che lanciano anche una proposta: far gestire l’area verde direttamente al Parco della Media Valle del Lambro, sottraendola al Comune. "Fino a qualche anno fa era, da un punto di vista ecologico e ambientale, un’oasi tra alberi, rovi, animali selvatici, uccelli e insetti di ogni tipo, in particolar modo le farfalle, veri e propri ricettori di un ecosistema tornato sano", spiega l’associazione presieduta da Massimiliano Corraini.

Negli ultimi anni però, con la motivazione di rendere lo spazio più fruibile, accessibile e sicuro, sono stati numerosi gli interventi pubblici, contestati dal sodalizio e dagli ambientalisti della città. "Da quando il Comune ha incominciato, per così dire, a gestirlo è incominciata la devastazione, con l’abbattimento di decine di alberi e ora con una colata di asfalto più simile a una statale che a una pista ciclabile. Nessun piano per una riforestazione e tutela ambientale, nessuna analisi o confronto su ciò che si è salvato: oltre cinque anni di azioni unilaterali".

Da parco rurale è stato declassato a parco urbano tre mesi fa, "senza specificare secondo quale criterio. Manca totalmente la comunicazione, non c’è stato alcun confronto né in sede istituzionale nella Consulta dell’ambiente, né direttamente con le associazioni del territorio, nonostante abbiamo richiesto a più riprese informazioni e progetti".

Ora l’associazione si dice pronta anche a una raccolta firme per chiedere che il parco Bergamella "venga tolto dalla gestione comunale e inserito insieme all’area del parco Media Valle del Lambro e al Parco Nord, riprendendo la proposta del sindaco di Milano di qualche anno fa, in un parco regionale tutelato". Il rischio, secondo Corraini e gli altri, è che si arrivi altrimenti a trasformarlo in "un giardino attrezzato per soddisfare le esigenze dell’elettorato di turno".

L’associazione Sottocorno resta in attesa di incontrare a settembre l’amministrazione con il nuovo assessore alla partita, "per comprendere se si riuscirà a evitare o minimizzare l’ennesima colata di cemento prevista per la terrazza Bergamina ex Bottoni e comprendere in che modo si voglia procedere con la prossima Consulta dell’ambiente, perché così non va bene: il rispetto, la condivisione e la programmazione sono valori fondamentali se si vuole proseguire in maniera costruttiva".

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