.Il nuovo sportello "Detenuti e futuro" Ecco la strada che porta a un lavoro

Carcere di Opera: presentato il servizio di Galdus, Afol e Regione per introdurre le persone recluse a un percorso di accompagnamento. Diego Montrone: "Recuperiamo professionalità utili alle imprese"

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di Massimiliano Saggese

Presentato il nuovo sportello dedicato ai servizi del lavoro per i detenuti della casa circondariale. Una realtà nata dalla collaborazione di Galdus, scuola di formazione, con Afol Metropolitana e Regione Lombardia. Lo sportello rappresenta un nuovo modello integrato realizzato in linea con il programma Gol (Garanzia Occupabilità dei Lavoratori). "Nasce per introdurre le persone recluse all’interno della struttura di Opera in un percorso di accompagnamento volto al reinserimento lavorativo - spiega il presidente di Galdus, Diego Montrone -. Un servizio di cui gode già tutta la cittadinanza che grazie al Gol abbiamo garantito ai cittadini detenuti. Si tratta di un percorso che contribuisce alla ricostruzione della persona da inserire nel mondo del lavoro laddove c’è carenza di personale e forte richiesta di lavoratori. E quindi recuperiamo professionalità utili alle imprese da chi sta scontando una pena. Con questi partner si può avviare un servizio che in maniera continuativa possa promuovere azioni per il reinserimento lavorativo. "Questo servizio nella casa di reclusione di Opera - spiega Simone Cerlini, dirigente Divisione Lavoro di Afol Metropolitana - rientra a pieno titolo nel ruolo pubblico di Afolmet di accompagnare le persone in condizioni di svantaggio sociale al reinserimento lavorativo, e quindi anche le persone che sono sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria. La collaborazione con gli operatori privati che già hanno esperienza all’interno degli istituti penitenziari in area trattamentale è necessaria per garantire l’efficacia del servizio".

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