"Il nostro gemellaggio del dolore"

Gli abitanti della Torre dei Moro portano solidarietà ai sopravvissuti della Grenfell Tower: controlli e giustizia

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di Marianna Vazzana

A settembre, ai piedi della Torre dei Moro di via Antonini distrutta dall’incendio divampato una manciata di giorni prima, il 29 agosto 2021, si erano presentati alcuni dei sopravvissuti al rogo della Grenfell Tower di Londra avvenuto la notte del 14 giugno del 2017 causando 72 morti. Avevano incontrato le famiglie rimaste senza casa e raccontato le loro storie. Si erano unite a loro per portare avanti una battaglia comune: mobilitarsi per avere case più sicure. Oggi l’abbraccio Milano-Londra si rinnoverà in Inghilterra nel giorno del quinto anniversario del disastro. "Il nostro è un gemellaggio del dolore – spiega Mirko Berti, portavoce del comitato dei residenti della Torre dei Moro –, andremo a portare tutta la nostra solidarietà agli amici inglesi ringraziandoli per esserci stati a fianco fin dai primi giorni della nostra crisi". Aggiunge che "il tema del cladding (rivestimenti di facciate) deve essere affrontato dalle più alte istituzioni, sia dei singoli Paesi e sia europee". Questo concetto è il fulcro del discorso che terrà domani a Londra: "La vita di 72 persone poteva essere salvata se solo si fossero prese misure per garantire la sicurezza dei materiali di costruzione. Dobbiamo essere certi che la nostra casa sia sempre il luogo più sicuro per noi e la nostra famiglia". Una "garanzia che dobbiamo pretendere dalla politica attraverso l’emanazione di provvedimenti e leggi, controlli e protocolli rigidi che impediscano tragedie, che contrastino la speculazione edilizia e bandiscano i materiali di costruzione scadenti". A Milano il rogo non ha causato vittime. "Siamo dei miracolati. Inconsapevolmente vivevamo da dieci anni in una bara pronta all’innesco, fortunatamente questo innesco è partito un caldo giorno di agosto, quando molta gente era in vacanza o fuori dall’edificio. Amici della Grenfell, a voi la solidarietà di una comunità ferita. Siamo con voi nella battaglia per costruire un sistema più sicuro, perché lo scandalo del cladding non faccia più vittime innocenti".

A Milano, il 23 maggio, la giunta di Palazzo Marino ha disposto l’esenzione del pagamento dell’Imu per le abitazioni principali dichiarate inagibili o inabitabili a seguito di eventi eccezionali come l’incendio del grattacielo di via Antonini. Una buona notizia per l’ottantina di famiglie sfollate. Ad oggi, più di trenta hanno trovato sistemazione sul mercato libero, un’altra trentina è ospitata da parenti mentre una quindicina vive in case messe a disposizione dal Comune e dalla Regione. Il desiderio di tutti è tornare nella torre, quando sarà riqualificata e finalmente sicura.

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