Il mercato del vinile gira alla grande: più 121%. Boom dei Maneskin, ma c’è chi dice "no"

Negozi pieni e affari d’oro, tra prezzi alle stelle e occasioni. Il gestore del Sound Cave: perso lo spirito originario, ora è un evento per ricchi collezionisti

Record Store Day

Record Store Day

Milano - Una valanga di novità in vinile in un solo giorno – 312 uscite fra anteprime, ristampe e rarità – ha contrassegnato la nuova edizione ieri del Record Store Day, giornata internazionale dedicata ai negozi di dischi. L’iniziativa, nata negli Stati Uniti 14 anni fa, quest’anno è slittata di quasi due mesi a causa del Covid e si sdoppia in due appuntamenti (il prossimo sarà il 17 luglio). In totale in due giorni sono programmate quasi quattrocento pubblicazioni in formato lp da parte dell’industria discografica: un record da quando la manifestazione è sbarcata in Italia (2013) che conferma lo “stato di grazia” dei 33 giri.

Nei primi tre mesi del 2021, secondo Fimi, il vinile è cresciuto del 121% rispetto allo stesso periodo del 2020 generando maggiori ricavi rispetto al cd, in calo del 6%. Da Psycho in via Zamenhof l’affollamento dei patiti di musica “fisica” è iniziato sin dal mattino, con molti over 40. A giocarsela fra le "special releases" la ristampa in 33 giri di "Faith" dei Cure (pubblicato in origine nel 1981) e l’ep "Fire" degli U2, speciale in picture disc per la 40esima edizione (quest’ultimo a 17,50 euro). Chicche per appassionati.

Ma c’è dell’altro. Anche da Psycho è sbarcata la mania dei Maneskin ma il loro vinile di "Teatro d’ira-Vol.I" è introvabile, persino in tanti siti di e-commerce: "Noi attendiamo ancora la ristampa dopo aver venduto tutte le copie che ci erano arrivate. È un problema che riguarda anche altri titoli: scontiamo la chiusura delle fabbriche di vinili che sono soprattutto in Germania, verificatasi durante il lockdown. Per la prima volta siamo stati senza “Dark side of the moon” dei Pink Floyd per quasi cinque mesi" puntualizza il proprietario Fabio Bianco.

L’ultima novità dei freschi vincitori dell’Eurovision ce l’ha Massive Music Store in via Fara dove lp in versione speciale "orange transparent" è in vendita a 80 euro. "Quello dei Maneskin è il titolo più gettonato in questo periodo, ci chiedono di spedirlo persino dall’estero attraverso il sito. Per le uscite del Record Store Day la richiesta maggiore riguarda la nuova edizione di “Chromatica” di Lady Gaga" spiegano i soci Alessandro Localzo e Sergio Latto. Da Rossetti Records and Books di via Cesare da Sesto va forte la ristampa di "Meteora" dei Linkin Park (a circa 40 euro) che la prima volta era uscito nel 2003: "Un titolo diventato introvabile perché quasi 20 anni fa gli lp non li acquistava quasi nessuno - erano tutti dirottati verso il cd - e quindi le poche copie originali avevano raggiunto quotazioni stellari su internet. Ben venga questa ristampa legata alla giornata" dice Aron Canella che ha preso le redini del negozio aperto dal padre Maurizio 40 anni fa.

Il new metal dei Linkin Park piace ai quarantenni che ritrovano in un titolo di quasi 20 anni fa la loro "madeleine" per la giovinezza. Record Store Day: c’è anche chi dice no. Come fa "Sound Cave" di via Crespi: "Si è un po’ snaturato lo spirito originario dell’iniziativa che era quello di far tornare la gente dentro i negozi di dischi. Adesso è un appuntamento solo per i collezionisti dal portafogli gonfio" dice Roberto Mammarella, titolare del negozio specializzato in metal estremo. "Capisco la filosofia – ribattono i soci di Massive Music Store – ma è una delle poche modalità per avvicinare anche le nuove generazioni al mondo del supporto fisico. Prima di internet era un passaggio obbligato per ascoltare la musica, adesso deve spuntare l’occasione. Lunga vita al Record Store Day".

 

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