Il maratoneta Errante ci riprova: "Dagli errori bisogna imparare"

L’ex sindaco di Corsico, costretto a dimettersi dopo una travagliata esperienza amministrativa, si ricandida col centrodestra.

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Quando Filippo Errante ha lasciato la poltrona di sindaco, ha sottolineato che lui è un maratoneta, abituato alle sfide, ma che anche uno sportivo sa a che punto deve fermarsi. Si è fermato ad aprile dello scorso anno, perché chi fa il maratoneta corre solo, ma chi fa il sindaco deve avere sostegno, appoggio. Quello che è mancato quando il fuoco amico di Forza Italia, agli sgoccioli del suo mandato, ha deciso di mirare, puntare e costringere il primo cittadino ad alzare le mani e arrendersi. Una crisi della sua maggioranza ha spinto Errante ad abbandonare la nave e a far subentrare la commissaria Francesca Iacontini, in città fino alle elezioni, slittate a settembre per l’emergenza covid. Errante è pronto a tornare in pista, con nuovo spirito e vecchi ideali:

"Ho deciso di ricandidarmi per rispetto, riconoscenza alle tante persone che mi hanno dimostrato affetto e vicinanza – racconta Errante –. L’amministrazione si è conclusa per una crisi: si impara dagli errori e si tenta di non commetterli. Vada come vada la partita, sono pronto a giocarla. Abbiamo iniziato un programma serio, concreto, che non abbiamo completato. Bisogna riportare l’attenzione alle fragilità, al rispetto dei conti, gestiti con razionalità e lucidità come abbiamo fatto". La rottura con Forza Italia potrebbe essere solo un ricordo: anche se per ora ad appoggiare il candidato c’è Lega, Fratelli d’Italia e lista civica Corsico Ideale, Errante non chiude porte.

"Delle crisi bisogna farne memoria. Prossimo alla pensione – dopo anni da sindacalista in Atm –, faccio politica per servizio, mi metto in gioco per governare in modo serio, chi vuole correre con me partecipa". Bisogna fare memoria delle crisi, dice, ma vorrebbe mettere una pietra sopra alle tante contestazioni al suo governo. "Sulla mensa a scuola – negata a chi non paga la retta, ndr – ci hanno dato ragione. La commissione di inchiesta non ha rilevato infiltrazioni mafiose nel Comune. In tema di legalità non devo prendere lezioni".

Parla del caso stocco, il patrocinio per la sagra concesso al bar Musipane che, tuttavia, è stato chiuso proprio per mafia un anno fa. Polemiche che per Errante sono ormai vecchie, si deve ripartire. E parte "dalla gente, dai quartieri, dalla legalità in territori difficili come i nostri dove non bisogna mai abbassare la guardia. I controlli devono essere serrati, ma il sindaco deve fare il sindaco, non lo sceriffo". Si impara dal passato e si guarda al futuro. Negherà ancora di cantare Bella ciao al corteo del 25 aprile? "Faccio cantare tutto, parlare tutti, amo la musica", sorride. E sul Prefetto Renato Saccone che, in visita a Corsico a dicembre, aveva raccomandato per le elezioni "liste pulite", cioè nomi di caratura morale, Errante risponde: "Pulite? Ci mettiamo pure detersivo e amuchina. Non pulite, di più: centrifugate".

Francesca Grillo

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