Il giorno più lungo non solo legalmente

Gian Piero

Ventura

Mazzuca

Il 21 giugno è il solstizio d’estate, ovvero il giorno in cui il sole ha la durata maggiore di visibilità dalla terra, quindi il giorno più lungo dell’anno, un data scelta convenzionalmente ma che per la maggior parte delle volte corrisponde alla realtà astronomica. Questo giorno ha anche aspetti mitologici e alchemici, ma preferiamo lasciare ad altre analisi termini astronomici come zenit, orizzonte o azimut e luoghi geografici come Stonehenge o le Piramidi, soffermandoci invece su più pratici aspetti sociopolitici. Infatti il rapporto con il sole è da tempo regolato in alcuni Stati con l’applicazione dell’ora legale, strumento che per sei mesi (primaveraestate) all’anno porta le lancette avanti di un’ora, permettendo alle giornate di allungarsi ulteriormente. Questa tradizione, che può piacere più o meno ad ogni singola persona, ha comunque degli effetti oggettivi da non trascurare, ma qualche anno fa, nel 2018, la UE indette un referendum europeo a cui risposero in pratica unicamente alcuni Paesi del nord e la Germania, mentre nell’Europa mediterranea neanche quasi se ne parlò. A tale referendum, finalizzato all’abrogazione dell’ora legale, risposero all’appello quasi 5 milioni di cittadini europei che si dichiararono favorevoli a cambiare questo sistema. Tra i principali sostenitori dell’abolizione ci sono proprio i paesi nordici che, a differenza nostra, non ne vorrebbero di fatto più l’introduzione. Lassù le ore di luce restano limitate nel tempo e di conseguenza lo spostamento delle lancette in avanti, per loro, non comporta alcun beneficio. Da noi la giornata allungata garantisce un risparmio energetico stimato in media 190 milioni di euro, senza contare poi che l’Italia è un museo a cielo aperto, con bellezze paesaggistiche, monumentali e architettoniche. In pratica più biglietti da vendere ai turisti e maggior introiti per operatori e indotto dei vari settori. Fortunatamente lo Stato italiano ha fatto una scelta saggia, con il Governo che ha gentilmente spiegato ai cugini europei come, a noi, la cosa non convenga affatto. Ora et semper…

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