Il giallo di Melzo: due anni senza tracce

Un giallo lungo due anni, il segreto di Sara Luciani è ancora sepolto nella Muzza. Chiuso nella Golf grigia del fidanzato Manuel Buzzini inghiottita dal canale in circostanze misteriose la notte fra l’8 e il 9 giugno 2018 e mai più riemersa. I sommozzatori dei carabinieri l’hanno cercata per settimane dopo l’omicidio-suicidio della coppia di Melzo, – questa da subito la pista privilegiata – ma neppure l’ultima battuta degli esperti con bombole e mute si è chiusa con la verità: i vortici micidiali del bacino hanno reso impossibile ripescare la macchina. Per gli inquirenti in quell’abitacolo sarebbe conservato il film delle ultime ore di vita della 21enne riaffiorata dalle acqua a Paullo cinque giorni dopo la scomparsa e il gesto estremo del compagno che si tolse la vita nel cortile di casa della nonna, impiccandosi.

L’operaio 31enne era bagnato fradicio dalla cintola in giù ed era infangato. Gli investigatori sono convinti che l’abbia fatta finita sotto il peso del rimorso dopo avere ucciso la convivente, forse al termine di una lite. Dell’auto è stato recuperato solo il paraurti bloccato da una chiusa. L’autopsia sul corpo della ragazza non è servita a risolvere il rebus dell’ultima notte insieme, ha accertato solo che Sara finì nel canale già morta: non c’erano tagli, né ferite da arma da fuoco o di violenze subite, l’esame aveva escluso l’assunzione di stupefacenti. Non si sa quando e in che circostanze la Golf si sia inabissata. Quella sera erano usciti insieme, con loro anche un conoscente, testimone-chiave nell’inchiesta aperta per istigazione al suicidio contro ignoti. In caserma, il coetaneo del metalmeccanico ha raccontato di avere consumato cocaina con l’amico, ma di averli lasciati vivi. Circostanza riscontrata dagli inquirenti. Le indagini sul rapporto fra Sara e Manuel hanno fatto emergere un quadro a luci e ombre, da quando lui era di nuovo alle prese con la droga. Il vizio contro il quale aveva combattuto per anni nel tentativo di lasciarselo alle spalle, si era ripreso la sua esistenza avvelenando quella di entrambi.

Bar.Cal.