Susanna
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Anche gli occhi possono “avere freddo” e quando le temperature sono rigide si può avvertire la sensazione di vedere male. Gli sbalzi termici o l’aria fredda possono causare fastidi a livello oculare, il più comune è l’iperlacrimazione: "Il film idrolipidico delle lacrime ha una funzione protettiva, come una pellicola, del bulbo oculare ed è naturale ma in alcuni casi la produzione di esso, come nel caso di una risposta al freddo, può risultare eccessiva" spiega Claudio Savaresi, primario Unità Operativa Oftalmologia Policlinico San Marco di Zingonia e direttore C.B.V. Palazzo della Salute Istituto Clinico Sant’Ambrogio –. La mancata protezione, derivante dall’alterazione dell’equilibrio che regola secrezione e distribuzione del film lacrimare può permettere l’insinuarsi di patogeni e infezioni come la congiuntivite, come danni ai vasi congiuntivali. Anche il passaggio repentino tra diversi livelli di temperatura può essere dannoso: "Quando si esce velocemente da un ambiente riscaldato con gli occhi “caldi” e asciutti e si entra a contatto con aria fredda, il rischio è il colpo d’aria, disturbo doloroso con episclerite, rossore e vascolarizzazione dell’occhio per cui è necessaria una terapia mirata. Accorgimenti per prevenire tali fastidi: abbassare la temperatura dell’auto poco prima di scendere, sbattere le palpebre e muovere gli occhi per riattivare la lacrimazione. Supporto sono gli spray oculari a base di liposomi, in grado di creare una barriera protettiva". Bene dotarsi di lenti ad intensità molto bassa o fotocromatiche, per schermare insulti atmosferici. Attenzione all’uso di mascherine: il mancato ricambio o la continua disinfezione con alcol possono essere dannosi.