Il faccia a faccia con i datori di lavoro diventa virtuale

Studenti e laureati della Bocconi potranno incontrare aziende interessate attraverso le chat individuali o collettive, oltre a videochiamate . .

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La Bocconi non si ferma e il "Bocconi and Jobs" si sposta sul web. L’Ateneo non si è voluto privare della possibilità di essere luogo di incontro - come lo è da sempre - di aziende e studenti e come per tutte le altre iniziative passate ha spostato a distanza questa edizione a causa dell’emergenza coronavirus. "Il nostro obiettivo è quello di migliorare la collaborazione con le aziende per continuare a soddisfare le loro esigenze di recruitment e di employer branding da un lato - racconta il rettore Gianmario Verona - e dall’altro trovare il miglior inserimento professionale per gli studenti e i laureati della nostra università, sia in Italia sia all’estero. Il messaggio che vogliamo trasmettere, è che il mercato del lavoro non si ferma mai, nonostante la pandemia. Siamo molto orgogliosi dell’elevato numero di studenti e aziende che hanno aderito alle nostre attività fino a oggi e siamo contenti che questa stagione dei Career Services digitali raggiunga il suo apice con la prima edizione virtuale di Bocconi and Jobs".

Saranno 163 le aziende e studi legali che si presenteranno online tramite chat individuali, di gruppo o tramite video chiamate agli studenti oggi e domani dalle 11 alle 16. Da una indagine del Censis, sulle 61 università italiane esaminate 42 hanno completato il passaggio alla didattica a distanza entro una settimana dall’inizio del lockdown per la pandemia da coronavirus, le altre per lo più in due settimane. Dall’analisi tra i grandi atenei non statali con oltre 10 mila iscritti in prima posizione anche quest’anno si piazza la Bocconi, seguita dalla Cattolica. Tra i mega atenei statali l’Università degli Studi di Milano è al sesto posto. Tra i politecnici guida quello di Milano.

"È difficile prefigurare come sarà il mondo del lavoro nel futuro – spiega Antonella Carù, direttore della Scuola Superiore Universitaria –, credo però che la copresenza di modalità come quella in presenza e a distanza saranno inevitabili. Alcune aziende hanno già iniziato con stage da remoto, con queste attività vogliamo dire agli studenti che non devono spaventarsi ma devono abbracciare le nuove eventualità".

Federico Dedori

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