Il Dito Medio festeggia dieci anni Partono le grandi pulizie dell’opera

La cerimonia per la donazione di Cattelan fissata il 27 settembre. Ma l’installazione risale al 24 settembre 2010

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di Massimiliano Mingoia

Sembrano lontane anni luce le polemiche sul Dito Medio di Maurizio Cattelan. Era il 2010, a Palazzo Marino c’era il sindaco Letizia Moratti e la sua Giunta comunale discusse per settimane se era il caso o no di installare la provocatoria scultura – intitolata “L.O.V.E.’’ come amore – dell’artista padovano, ma ormai milanese d’adozione, davanti a Palazzo Mezzanotte in piazza Affari. Alla fine Lady Letizia la spuntò e il 24 settembre 2010, sotto una pioggia incessante, il Dito Medio venne finalmente svelato ed inaugurato, con un Cattelan scatenato: "Mi aspetto che voi la piantiate con le polemiche".

Non proprio. Perché nelle intenzioni iniziali dell’esecutivo di centrodestra a Palazzo Marino, la scultura era solo "provvisoria", non permanente. Una formula compromissoria per far placare un po’ le proteste dell’ala cattolica della maggioranza meneghina, contrarissima alla posa dell’opera, alta undici metri tra basamento e scultura vera e propria. Ma poi, nel 2011, l’amministrazione comunale cambiò colore politico, passò all’arancione del sindaco Giuliano Pisapia, la cui Giunta il 1° giugno 2012 decise di accettare la donazione dell’opera da parte di Cattelan, che però pose una condizione irrevocabile ai vertici del Comune: che il Dito Medio restasse dov’era, in piazza Affari, come permanente simbolo dell’avversione del popolo per le distorsioni della finanza.

Dieci anni dopo, Palazzo Marino ha intenzione di festeggiare l’anniversario della conferma permanente dell’opera davanti a Palazzo Mezzanotte. Ma prima di farlo la scultura ha bisogna di una bella ripulita, anzi, come si legge in una determina comunale, di "un intervento urgente di pulizia della superficie stante il festeggiamento dei dieci anni della posa atteso per il 27 settembre 2022". È quest’ultima la data in cui il Dito Medio riceverà il tributo per il decennale della sua permanenza definitiva in una delle più importanti piazza del centro storico cittadino.

Nessuno scandalo, nessuna protesta, nessuna polemica. Sì, sembrano lontane anni luce le polemiche di 12 anni fa. Ormai “L.O.V.E.’’ è diventato un elemento di arredo urbano che non fa più neanche girare i milanesi, mentre i turisti spesso arrivano in piazza Affari per farsi qualche foto o selfie di fronte a quel dito medio con le altre dita mozzate che è diventato uno dei simboli di Milano, nel nome dell’arte contemporanea, ritenuta provocatoria 12 anni fa, ma segnale di normalità 12 anni dopo.

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