Il cuore di Assago Raccolta di vestiti e farmaci

Il Centro sarà operativo tre giorni alla settimana in via Leonardo da Vinci

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di Massimiliano Saggese

Missione su missione Assago in prima linea per l’emergenza ucraina. L’amministrazione comunale, in collaborazione con la Protezione civile, ha attivato una raccolta di vestiario e di generi di prima necessità a favore del popolo ucraino. Il Centro Raccolta, in via Leonardo da Vinci, nella struttura adiacente la mensa scolastica, sarà operativo a decorrere da oggi il lunedì, dalle 15.30 alle 17, mercoledì, dalle 17 alle 18.30, venerdì, dalle 10.30 alle 12. Il materiale raccolto verrà consegnato, settimanalmente, all’associazione Cleanbusters e al pastore Andrea Gattuso della chiesa Evangelica di Baranzate, che ogni 15 giorni lo consegneranno in Ucraina. "Abbiamo attivato una raccolta di generi di prima necessità, di vestiari e di medicinali, da destinare alla popolazione ucraina - spiega la sindaca di Assago Lara Carano -. Abbiamo voluto creare un ponte umanitario tra i cittadini di Assago e il popolo ucraino. I cittadini di Assago, come hanno già dimostrato, sono molto solidali, per cui ci attiveranno tutti per dare il nostro sostegno e il nostro contributo ai cittadini ucraini, stremati da una guerra non voluta, ma subita".

E un esempio lo ha dato l’assessore alla sicurezza Marco La Rosa che ha riportato in Italia 8 minori e 4 adulti. Sono arrivati soltanto 2 giorni fa, dopo un viaggio incredibile e dopo aver vissuto per 15 giorni nascosti in un sotterraneo a Kiev, ma già domani Roman, Maria e Denis "rientreranno a scuola, con tanti amici pronti ad accoglierli – spiega l’assessore Marco La Rosa, che è stato in missione al confine ucraino di Rava-Ruska e Hebrenne, in Polonia, accogliendo il grido di aiuto di alcuni giovani, arrivato tramite un atleta del ciclismo ucraino e il Team Galbiati di Assago".

Dopo aver raccolto beni di prima necessità per il popolo ucraino, La Rosa ha organizzato un viaggio lungo 3.300 km, andata e ritorno in 35 ore, con una squadra di altre 3 persone. La missione aveva l’obiettivo di portare cibo e coperte ai rifugiati, ma soprattutto portare in Italia 12 persone, tra cui 8 minorenni e 4 adulti (3 mamme e 1 nonna). "Con assoluta fiducia, versando in enormi difficoltà, ci hanno affidato la loro vita, i loro figli e i loro sogni", aggiunge La Rosa.

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