Il conto “Ostrica” per ripulire il denaro

Un flusso enorme con giri di conti correnti e prestanome nelle banche svizzere

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I soldi della "banca della camorra", una sorta di filiale finanziaria illegale e gestita dalla malavita che concedeva prestiti a tassi usurai, scoperta nel 2015 grazie a un’indagine della direzione distrettuale antimafia, venivano ripuliti facendoli passare attraverso conti svizzeri, il più importante dei quali era stato denominato "Ostrica". Forse un omaggio all’alimento principe dei banchetti opulenti, considerando che con questo escamotage si movimentavano milioni di euro da reinvestire poi in Italia. E per quasi 20 anni, a gestire questo conto è stata lei: Barbara Sabadini, avvocatessa di fiducia del boss della camorra Vincenzo Guida che era al vertice di questo istituto di credito al di fuori della legalità.

Fu lei, stando a quanto ricostruito, ad aprire la relazione bancaria intestata alla figlia di Guida, in realtà solo una prestanome (come si scoprì in seguito), che, aprendo il conto corrente, in uno dei documenti che la banca svizzera le aveva dato da compilare aveva specificato: "Mio padre è un ricco industriale italiano che si è trasferito in Brasile, apro questo conto corrente per conservare i suoi regali". E fu sempre l’avvocatessa a spostare il conto da una banca all’altra, prima dalla Monte Paschi Suisse di Lugano alla Bruxelles Lambert e poi da quest’ultima alla filiale luganese della PBK, nonché a provare a trasferire i soldi in Lussemburgo non aderendo alle norme sulla trasparenza fiscale introdotte dallo Stato elvetico nel 2015.

Alla fine, nel 2018, per la Sabadini è arrivata una sentenza della Cassazione che ha reso definitiva la condanna a sei anni di carcere per riciclaggio. Dalla "banca della camorra" passava una quantità enorme di denaro. M.V.

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