Il conflitto e gli effetti in casa nostra

Bruno

Villois

Difficile non scrivere del conflitto Russia-Ucraina e delle gravissime conseguenze che sta creando, sia a livello di drammi umani che socio-economici. Sono propio questi ultimi quelli che possono destabilizzare il modus vivendi e operandi italiano, a cominciare dalle regioni e città dove c’è uno

stile di vita più elevato. Milano in particolare, ma anche l’intera Lombardia, hanno raggiunto un livello, seppur molto differenziato tra centri e hinterland, che è sempre più vicino ai migliori dell’intera

Europa. A Milano il mercato

immobiliare, anche nelle periferie, ha pochi altri eguali in Europa in termini di prezzo al metro quadro. Eppure, a fronte di un alto costo della vita, il reddito da lavoro dipendente è solo più alto del 2025% rispetto a quello delle altre città del Nord. È quasi il doppio, invece, il costo medio di una casa al metro quadro, chiaramente a parte i centri di Venezia, Firenze e Roma che fanno partita a sé. L’inflazione che si sta radicando, anche per una serie di approssimazioni nell’affrontarne le conseguenze, e che potrebbe

facilmente sfiorare le due cifre nel caso persista il caos energia, limerà i consumi creando un danno forse irreversibile al commercio fisico al dettaglio già gravato, anche a Milano, dalla concorrenza dell’e-commerce in continua ascesa, dai costi delle locazioni e dalle gabelle pubbliche locali. Milano con troppe saracinesche abbassate non sarebbe più Milano e lo svuotamento di negozi altererebbe anche la redditività delle proprietà. Bisogna quindi limitare il caos energia e di riflesso la speculazione che lo dirige e imposta oggi e ben peggio domani, se la Russia decidesse, come ha minacciato, di farsi pagare gas e petrolio in rubli. Il primo obiettivo del Governo e di ciascuno di noi italiani, famiglie e imprese, deve essere quello di razionalizzare i propri consumi energetici, non

necessariamente diminuirli ma saperli gestire con più attenzione e senza sprechi. Se poi tutto rientrasse, evviva. Comunque sarebbe stata un’utile e consapevole decisione farlo.