"Il Comune torna a riconoscere i figli delle coppie omogenitoriali"

Annuncio di Sala. E sul mancato patrocinio: Fontana sia governatore di tutti. Ma la Lega: evento politicizzato

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di Giambattista Anastasio

Al popolo del Pride il sindaco Giuseppe Sala riserva una comunicazione particolare, quella scandita dal palco allestito all’Arco della Pace, meta della manifestazione: "Voglio fare un piccolo annuncio – fa sapere il primo cittadino –. Abbiamo da ieri (venerdì ndr) riattivato il riconoscimento dei figli nati in Italia da coppie omogenitoriali. È con grande gioia che ho firmato ieri il provvedimento nel mio ufficio". Un messaggio anche al Parlamento e alla politica nazionale, quello del sindaco. Il Comune, infatti, aveva già iniziato a riconoscere i figli di queste coppie poi, come ricordato da Sala, "avevamo avuto sentenze avverse e il Parlamento doveva legiferare. Ho aspettato che lo facesse ma non si sono mossi e dovevo fare la mia parte". Dalla politica nazionale – tra i presenti al Pride anche Alessandro Zan, il deputato del Pd relatore della legge contro le discriminazioni sessuali – alla politica locale. "La Regione ha sbagliato – risponde Sala a chi gli chiede della scelta della Giunta lombarda di non concedere il patrocinio alla manifestazione –: non c’è ragione e vorrei dirlo al mio collega Fontana. Ci dividono tante cose, su altre troviamo la formula per lavorare insieme. Ma non deve essere un modo di dire: il sindaco è il sindaco di tutti e probabilmente anche il governatore deve esserlo di tutti". La controreplica è affidata a Roberto Anelli, capogruppo della Lega in Consiglio regionale: "Confusione sinistra. Da una parte il sindaco dice che Fontana ha sbagliato a non concedere il patrocinio, dall’altra l’eurodeputato del Pd, Pierfrancesco Majorino, esprime soddisfazione per la mancata presenza del governatore. La verità è che una certa politica utilizza eventi come il Pride a proprio uso e consumo". In tutto questo, ecco Dario Violi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle ieri al Pride in rappresentanza della Regione, nonostante la mancata concessione del patrocinio: "Essere qui in rappresentanza di Regione Lombardia è un risultato senza precedenti. Un momento storico per il cammino dei diritti, un primo passo mosso grazie alla mozione che il Movimento ha fatto approvare dal Consiglio regionale che, è bene ricordarlo, rappresenta 10 milioni di lombardi. La Giunta rappresenta solo il centrodestra".

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