I vaccini “avanzati” vanno ai volontari

L’Asst Melegnano-Martesana si è data questa regola: "Usiamo il buon senso per non sprecare nulla"

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di Barbara Calderola

"Non chiamiamo amici degli amici o parenti. Usiamo le fiale avanzate per i volontari dei centri vaccinali. Lavorano gratis per tutti e sono a rischio". L’Asst Melegnano-Martesana in assenza di un protocollo ufficiale si è data questa regola: "Usiamo il buon senso - spiega la direzione -. Dosi residue ce ne sono davvero poche. C’è un solo paletto al quale tutta l’organizzazione si deve adeguare: non sprecarne. Se qualche over 80 non si presenta all’appuntamento, peschiamo tra chi assiste i pazienti. Ma succede molto raramente. Ci è sembrata la scelta più trasparente".

Nessun privilegio dunque, mentre le liste d’attesa si allungano. Finora nei quattro centri vaccinali sparsi sul territorio, Trezzo, Melzo, Vizzolo e Binasco sono state fatte 15.261 iniezioni delle quali 2.500 su ultraottantenni, ma da immunizzare ne restano altri 44mila 500. E con i problemi del portale regionale Aria smaltirli non sarà facile. I centralini aziendali sono bollenti "le lamentele per i ritardi e la disorganizzazione sono continue. Cerchiamo di spiegare a tutti la situazione. C’è molta confusione: tanti sono convinti che siano gli ospedali a doversi procurare le fiale. Invece, non è così. L’approvvigionamento avviene a livello centrale". Non è uno scaricabarile: "Ormai ci siamo abituati a fare da parafulmine". Dietro alle pressanti richieste in arrivo dalle famiglie c’è la paura di non farcela con la terza ondata innescata. Lo raccontano i numeri. La pressione sulle corsie aumenta di giorno in giorno, i reparti si trasformano ancora una volta in trincee e riaprono le rianimazioni: fra Cernusco (6) e Vizzolo (8) i gravissimi sono già 14. Non succedeva da settimane.

Ma con le varianti il contagio galoppa e l’hinterland è una delle aree più colpite dall’ultima corsa del virus. Ieri, il bollettino registrava 31 degenti all’Uboldo, a parte i 6 in terapia intensiva, e il pronto soccorso che va a ondate, "ci sono picchi di affluenza, poi la situazione si calma, ma il ritmo accelera". A Melzo ci sono altri 31 ricoverati, a Cassano in riabilitazione 21, a Vizzolo 54 (in aggiunta agli 8 intubati) ed è proprio qui che sono arrivati anche 5 malati dal Bresciano, dove, invece, i posti letto sono già finiti.

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