I temi europei sono ancora i grandi assenti

Ruben

Razzante*

In una campagna elettorale tutto sommato di basso profilo, dominata da proclami sterili e da un modestissimo livello di coinvolgimento dell’opinione pubblica, il silenzio sui temi europei appare assordante. Il mese scorso, il Comune di Milano ha individuato una serie di progetti, per un importo di circa 82 milioni di euro, che verranno proposti all’Unione Europea per poter accedere ai finanziamenti del programma React-Eu. L’elenco integra quello dei progetti già finanziati con il Programma operativo nazionale Città Metropolitane 2014-2023 (Pon Metro), il cui ammontare è pari a 40 milioni. Il denaro transiterà attraverso il bilancio del Comune sotto forma di fondi strutturali aggiuntivi. Quindi in totale 122 milioni, dei quali sette saranno impiegati per interventi di adeguamento organico e per migliorare le competenze, quindi per aumentare le risorse umane e rafforzare l’azione dell’amministrazione. Degli 82 milioni del React-Eu, la quota più consistente – 32,4 milioni di euro – è destinata all’acquisto di bus ecologici; circa 16 milioni e mezzo sono assegnati all’aumento di verde pubblico, alla sistemazione di piazze e spazi pubblici, alla realizzazione di percorsi ciclopedonali; 7,8 milioni di euro alla riqualificazione delle scuole. E poi due milioni per l’installazione di impianti fotovoltaici negli edifici pubblici, altri due per finanziare sistemi di teleassistenza avanzati per gli anziani e 2,5 per sostenere la nascita e il rafforzamento delle micro, piccole e medie imprese che operano nei quartieri nell’ambito dell’innovazione sociale.

Fattore cruciale è il tempo. "Le risorse in arrivo dovranno essere utilizzate per opere da completare entro il 31 dicembre 2023 – chiarisce Carmine Pacente, presidente della Commissione politiche europee del Comune di Milano –. Sul React abbiamo lavorato dal maggio 2020, tra mille difficoltà, ma con impegno incessante guardando al futuro. Si tratta di interventi che, come chiesto dall’Unione europea, mirano a favorire la transizione verde e digitale della società e contribuiscono al superamento degli effetti negativi della crisi sanitaria".

* Docente di Dirittodell’informazione

all’Università Cattolica

di Milano

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