"I nostri pensieri sono per la bimba Speriamo torni presto a casa"

Casarile sotto choc dopo il pestaggio della piccola di 9 mesi. Nessuno aveva percepito tensione

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di Alessandra Zanardi

Un paese ancora incredulo per l’accaduto, ma ora più speranzoso che la bimba di 9 mesi rimasta vittima di un’assurda esplosione di violenza domestica possa riprendersi e tornare a casa. Questa è Casarile a 48 ore dall’aggressione che ha portato in ospedale la piccola, picchiata per futili motivi con calci, pugni e schiaffi dal patrigno mentre la madre era fuori casa. Il pestaggio è avvenuto nell’appartamento della coppia, al civico 5 di via Colombo. Ad accorgersi delle condizioni della bambina è stata la nonna materna, che ha fatto scattare l’allarme. Neppure un mese fa la piccola era stata battezzata e la festa aveva chiamato a raccolta l’intera famiglia, compreso il patrigno. "Ho conosciuto la mamma e la nonna durante un incontro di preparazione al battesimo. Sembravano serene, non c’erano tracce di preoccupazione", racconta don Riccardo Foletti, parroco del paese, che si dice "sgomento per l’accaduto, tanto più che non c’erano sentori di una situazione di tensione, al contrario quella famiglia dava un’impressione di armonia. Nelle prossime messe pregheremo per la bambina, nella speranza che possa riprendersi presto. L’aggressore? Spero possa ravvedersi. Intanto, la giustizia farà il suo corso".

La madre della piccola, 28 anni, commessa in un supermercato dell’hinterland milanese, è cresciuta in paese, dove vive da sempre. A poche centinaia di metri dal palazzo di via Colombo abita la nonna materna, responsabile amministrativa in una scuola della provincia di Milano. All’esterno della sua abitazione ci sono l’auto parcheggiata e i panni stesi ad asciugare, ma al citofono non risponde nessuno. "Non la vediamo da giorni – raccontano i vicini di casa –. Una brava persona, siamo sconvolti per quanto successo a sua nipote".

"Una famiglia unita e senza problemi, almeno in apparenza – sono le parole di Anna Di Pace, che ha una lavanderia nello stesso palazzo della bambina –. Nessuno si aspettava un episodio del genere". Incredulo anche il custode dello stabile, Nazzareno Gritti, che è in contatto con la madre della piccola: "È una mamma bravissima. In questo momento dice che non può raccontarmi nulla, nemmeno delle condizioni della figlia – spiega –. Lui? Lo conosco solo di vista". I vicini di casa della coppia dicono di non aver mai sentito urla né litigi. Ogni tanto la piccola piangeva, come tutti i neonati. "Persone normali – conferma il custode –, perciò quanto successo è stato una doccia fredda per tutti".

La notizia dell’aggressione si è diffusa rapidamente, non solo a Casarile ma anche nei comuni vicini. E ora tutto il paese fa il tifo per la bimba, nella speranza che possa guarire al più presto.

Undici anni fa Casarile era balzato agli onori delle cronache per un’altra vicenda relativa ai maltrattamenti sui minori. Due maestre dell’asilo “Primi passi“ vennero arrestate con l’accusa di maltrattamenti sui bambini che avrebbero dovuto accudire. Nel 2014, la condanna definitiva di entrambe le educatrici a tre anni e 6 mesi di reclusione, oltre all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Una vicenda che è rimasta impressa nella mente, dentro e fuori il piccolo paese di 4mila anime dove gli abusi si sono consumati.

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