I giudici onorari: "Siamo abbandonati a un destino incerto"

"Dopo aver dedicato la nostra vita alla Giustizia, non godendo di alcun diritto, con enorme sacrificio (...) la Giustizia ci tratta come estranei, anzi come intrusi, ponendoci un gravoso ultimatum e abbandonandoci, senza alcun riguardo, a un destino incerto". Si apre così la lettera aperta al Guardasigilli Marta Cartabia dall’Assogot, l’associazione dei giudici onorari dei Tribunali di tutta Italia, per chiedere di modificare le previsioni di legge di bilancio che stanno costringendo un esercito di toghe - 4.700 compresi vice procuratori onorari e giudici di pace - a decidere “al buio“, senza alcuna garanzia per il futuro, se chiedere conferma delle funzioni previa prova valutativa o se abbandonare. "I termini scadono il 26 giugno - spiega Roberto Falessi, del direttivo di Assogot - e chi presenta la domanda entro questa data deve rinunciare ai risarcimenti per l’attività svolta come lavoratori riconosciuti dalla corte di Giustizia Europea in due sentenze".

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