Polemiche sul servizio mensa nelle scuole di Cesano. La questione è stata portata in consiglio comunale da Simona Sanfelici (FdI) che ha raccolto le proteste delle famiglie sulla "scarsa qualità del cibo della refezione. Auspichiamo che il Comune si faccia parte attiva e risolva la questione con l’azie
nda". I pasti per gli alunni cesanesi (1.430 bambini a cui si aggiungono 70 docenti) sono preparati da Cir Food che "ha dovuto modificare, a causa della pandemia, le modalità di somministrazione dei pasti", spiega l’assessore all’Istruzione Ilaria Ravasi, che sostiene di "non aver ricevuto lamentele sulla qualità del cibo da parte delle famiglie". Ma, anche sui social, qualcuno si è lamentato e la consigliera Sanfelici ha voluto approfondire la questione.
Ravasi ha spiegato che "i protocolli hanno subito modifiche: in diverse classi viene servito il pasto termosigillato e non scodellato fresco: per ragioni di sicurezza molti bambini mangiano in classe, dove i carrelli delle scodellatrici non possono arrivare".
L’assessore ammette che "arrivano segnalazioni dalle famiglie, ma non sulla qualità del cibo. Noi comunque verifichiamo con gli organi di controllo, tra cui un tecnologo alimentare e la commissione mensa".
I genitori, a causa del Covid, non possono più andare a scuola a testare i piatti, ma "su appuntamento possono far visita al centro cottura e assaggiare lì – ancora Ravasi –. L’emergenza non ha inciso sulla qualità del servizio". Non è d’accordo Sanfelici che sta "raccogliendo tutte le segnalazioni per far capire al Comune che si tratta di decine di serie lamentele e non di capricci dei bambini".
Francesca Grillo
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