I-Days 2018 al via, tuffo britpop con Ashcroft e Liam Gallagher

Dal 21 al 24 giugno quattro giorni di concerti con grandi nomi della musica internazionale al Parco Experience di Rho

Liam Gallagher sul palco degli I-Days

Liam Gallagher sul palco degli I-Days

Milano, 22 giugno 2018 - I-Days al via: dopo le 200mila presenze al parco di Monza nel 2017, quest'anno il festival è approdato al Parco Experience, l'ex area Expo tra Milano e Rho. In programma quattro giornate, dal 21 al 24 giugno, a trazione rock con forti sentori anni '90, ma con diverse incursioni pop e una combinazione di stelle ed emergenti: gli artisti si alterneranno sul monumentale palco alto 20 metri e largo 25, con due schermi 8x6 montati ai lati e altrettanti sulle torri di ripetizione tra il pubblico.

L'edizione 2018 è cominciata con un tuffo britpop. Il festival ha aperto i battenti oggi pomeriggio nell'Open Air Theatre: l'area da 80mila persone sarà usata solo domani, nella giornata dei Pearl Jam. Grande è però lo spazio per i presenti, che fin dal decumano (arteria principale dell'area) possono acquistare i token necessari per avere cibo e bevande. I primi a suonare sono gli inglesi Slydigs, quindi un altro suddito di Sua Maestà ha dato vita al primo show imperdibile: da solo, voce e chitarra, Richard Ashcroft ha spaziato tra hit soliste e dei Verve, come 'Sonnet', 'A Song for the Lovers', 'Lucky Man' congedandosi con 'The Drugs Don't Work' e 'Bittersweet Symphony'.

Quindi è toccato a un altro mito britpop come Liam Gallagher portare il verbo rock'n'roll a una folla che dalle 19.30 ha cominciato ad avvicinarsi alla capienza massima di 18 mila persone. Acclamato dai molti reduci degli anni '90 presenti, il mancuniano ha sfoderato il suo proverbiale canto strappato su classici degli Oasis come 'Rock'n'Roll Star' e 'Morning Glory', per poi dedicarsi a brani solisti come 'For What It's Worth'.  Quindi in scaletta tornano i fasti britpop con chicche come 'Bring It On Down', 'Listen Up' e 'D'You Know What I Mean'. Ma il colpo di grazia per i nostalgici arriva sul finale, con la raffica di vecchie hit 'Whatever', 'Supersonic', 'Some Might Say', 'Live Forever' e 'Wonderwall', quest'ultima immancabile peraltro anche nelle scalette del fratello Noel, che su questo stesso palco salirà sabato: «Salutatemi il mio fratellino», punzecchia Liam prima di andare. Dopo la scorpacciata inglese, la portata principale di oggi è stata servita alle 21.30 dagli americani The Killers.

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