I colpi e la notte in ostello Fermata baby rapinatrice

Via Lulli, la minorenne bloccata dalla polizia con un ventiduenne egiziano. L’accusa: rapine nel weekend con una banda tra corso Como e via Farini

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Presa dopo la notte in ostello. Incastrata da un messaggio arrivato sul cellulare di uno dei derubati. E a colpire, ancora una volta, è soprattutto l’età della protagonista di questa storia, fermata con le accuse di rapina e lesioni: è nata in Italia poco più di 14 anni fa da genitori sudamericani. L’adolescente è stata bloccata dalla polizia lunedì mattina insieme al presunto complice, un ventiduenne di origine egiziana: verosimilmente, i due fanno parte di una gang che conta altri membri, almeno a giudicare dai racconti delle persone prese di mira. Partiamo dalla fine. Dalle 8 di due giorni fa, quando sullo smartphone di un ventinovenne arriva un sms: è la banca che lo avvisa che qualcuno sta utilizzando il suo bancomat per effettuare un pagamento in un ostello di via Lulli, a due passi da piazzale Loreto. A quel punto, l’uomo chiama il 112 e segnala alla centrale operativa di via Fatebenefratelli quanto stava succedendo. Passano pochi minuti, e gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale si presentano all’ingresso della struttura ricettiva, identificano il ventiduenne e la quattordicenne e li perquisiscono: oltre alla tessera del ventinovenne, hanno con loro pure due cellulari e due portafogli. Gli accertamenti successivi consentono agli investigatori delle Volanti di rintracciare i proprietari della refurtiva, un ventenne e un diciassettenne, che riferiscono di essere stati entrambi rapinati nei giorni precedenti da una banda composta da cinque o sei persone. In particolare, il primo conferma quanto già denunciato subito dopo il raid: cioè di essere stato bloccato in corso Como nella notte tra giovedì e venerdì della scorsa settimana, picchiato dal branco e derubato.

Stessa sorte per il diciassettenne, accerchiato la sera dopo dalle parti di via Farini. A valle dell’inchiesta-lampo e forti degli elementi emersi, i poliziotti sottopongono a fermo di polizia giudiziaria sia la minorenne che il nordafricano, accusati di duplice rapina aggravata in concorso e lesioni; in più, i due vengono denunciati a piede libero per l’indebito utilizzo e la ricettazione del bancomat di proprietà del ventinovenne. Il ventiduenne viene portato a San Vittore in attesa dell’udienza di convalida, mentre la quattordicenne, che risulta avere già precedenti a dispetto della carta d’identità, finisce al centro di prima accoglienza di Bologna.

Nicola Palma

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