Hassan, morto a 29 anni "Un bravo ragazzo..."

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Si chiamava Hassan Hashem, aveva 29 anni e lavorava come impiegato in una ditta di pulizie. Abitava a Cinisello, a poca distanza dal punto dove è morto giovedì sera, dopo le 21,30, investito da un’automobile.

Sono stati gli amici, ieri mattina, a effettuare il riconoscimento. Un bravo ragazzo, tranquillo, legato alla comunità di connazionali della chiesa copta. Una tragedia quella dell’altra sera. Hassan stava attraversando la strada in via Gorky, quando una Opel Adam lo ha travolto. L’impatto è stato violento, nonostante l’automobile non viaggiasse con una velocità elevata: parabrezza infranto, il pedone è stato caricato e poi sbalzato a diversi metri di distanza. Hassan è morto sul colpo. Al volante della Opel c’era un 20enne, R.A., anche lui residente a Cinisello, che ora rischia l’accusa di omicidio stradale. Entrambi i giovani stavano rientrando a casa.

Dopo lo schianto, è uscito dalla vettura, ha chiamato i soccorsi, che hanno potuto solo constatare il decesso, poi è entrato in stato di choc: è stato dimesso solo ieri mattina dall’ospedale e deve ancora essere ascoltato dalla polizia locale, che ora indaga sull’incidente mortale. La dinamica resta in fase di accertamento. I documenti del 20enne erano in regola e ora si sta aspettando l’esito dell’esame tossicologico, anche se il conducente non appariva in stato di alterazione da droghe e alcol. Dai primi rilievi, si tenderebbe a escludere che la causa sia stata la strada: la Opel stava procedendo su un rettilineo, all’altezza di via Fucini, in un tratto che resta comunque illuminato a sufficienza per vedere un pedone che sta attraversando. Si ipotizza, quindi, un comportamento irregolare da parte di uno dei due giovani, forse una distrazione. La scena del sinistro non è particolarmente estesa e sull’asfalto non sono state trovati segni di frenata.

Hassan potrebbe aver attraversato correndo oppure il 20enne poteva aver avuto un momento di disattenzione dalla strada. Oltre alla testimonianza dell’automobilista, la polizia locale andrà ad acquisire le immagini delle telecamere della fermata davanti al Bassini della metro tranvia, che già in altri casi simili erano state d’aiuto per gli accertamenti sulla dinamica. Quei video potrebbero infatti essere utili agli agenti per ricostruire almeno la direzione di provenienza della vittima e, forse, ricostruire la scena dopo lo schianto.

Laura Lana

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