Fittipaldi, in ospedale la sfida più dura: coraggio, devi superare anche questa

Milano, ancora in Rianimazione l’atleta di handbike del team di Zanardi anche lui vittima di un incidente con un camion

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Rozzano (Milano), 22 maggio 2021 - Gioacchino Fittipaldi resta ricoverato in rianimazione all’ospedale Niguarda, in prognosi riservata, con importanti lesioni alle gambe e al torace. Il ventisettenne atleta paralimpico, già paralizzato dalla vita in giù, è grave dopo essere stato investito giovedì da un camion a Rozzano mentre percorreva una rotonda con la sua handbike, mezzo con il quale ha partecipato ai Campionati italiani di paraciclismo, maratone internazionali e Giro d’Italia per il team Obiettivo3, progetto creato dall’ex pilota Alex Zanardi per far avvicinare le persone con disabilità allo sport. L’incidente che lo ha coinvolto è la drammatica fotocopia di quanto accaduto al suo mentore, anche lui travolto da un mezzo pesante a giugno di un anno fa. Per Fittipaldi, originario di Lagonegro, in Basilicata, e residente a Milano, laureato alla Bocconi e dipendente di una banca, la vita è cambiata nel 2017 mentre frequentava l’ultimo anno di università: un incidente in motorino gli ha tolto l’uso delle gambe. Ma non si è mai arreso. Ed è stato proprio lo sport, l’handbike, ad alleviare le sue sofferenze e a dargli una nuova ragione di vita.

"Un bravissimo ragazzo, un giovane tosto. Mi auguro che possa riprendersi e che non abbia altre pesanti conseguenze perché sarebbe un dramma anche psicologico", sottolinea Andrea Brigatti, cinquantaquattrenne milanese, su una sedia a rotelle dal 2003, dopo un incidente. Anche lui non si è dato per vinto ed è diventato il primo velista paraplegico a prendere parte alle regate storiche. Di Gioacchino è "compagno di ruota - dice - perché siamo entrambi in carrozzina. È abituato ad allenarsi ovunque percorrendo fino a 80 chilometri. Sui social leggo commenti che non mi piacciono, di chi sostiene che ‘gli atleti paraplegici dovrebbero allenarsi solo in pista’. Perché? Per noi lo sport è uno sfogo, ci fa sentire vivi. Come un ciclista o un runner, ci piace uscire e stare all’aria aperta. Perché limitare la nostra libertà? Siamo già penalizzati". A Obiettivo3 , al momento nessuno se la sente di parlare. Sul profilo Facebook, però, i messaggi non mancano: "Coraggio. Una preghiera per te, perché tu possa superare questo incidente", il messaggio di Marco. Suona come un incoraggiamento anche la frase scelta dallo stesso Fittipaldi, citazione di un brano di Shablo, Marracash e Carl Brave, per presentarsi su Instagram: "Sai, si vive solo dopo che si è morti un po’".

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