Guide turistiche contro il Fai: "Concorrenza sleale"

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Dalla passeggiata nel Borgo Chiaravalle, all’Ortica Street Art, all’Arco della Pace: ieri e oggi le tradizionali Giornate di primavera del Fai includono anche visite esterne, con un contributo minimo e gestite da volontari. Visite che però, secondo le associazioni di categoria, dovrebbero essere condotte da guide turistiche abilitate, anche per dare una boccata d’ossigeno a un settore fra i più colpiti dalla crisi innescata dalla pandemia.

"Spiace – spiega Valeria Gerli, presidente di Confguide Gitec (Confcommercio Milano) – che in un momento di iniziale faticosa risalita per il turismo e di grandissima difficoltà per le guide turistiche professioniste ferme o quasi ferme da un anno e mezzo per le conseguenze legate all’emergenza Covid, un’istituzione prestigiosa e attenta al contesto ambientale e sociale come Fai non abbia considerato quanto, a maggior ragione in questo momento, fosse poco opportuno promuovere anche questo tipo di iniziative collaterali che diventano una forma di concorrenza impropria difficilmente tollerabile".

I numeri non sono da poco: 1.600 guide turistiche in Lombardia, circa 600 solo nel Milanese e in Brianza. Quasi tutte hanno visto crollare, nel 2020, il proprio fatturato, a causa del turismo congelato da divieti e misure anti-Covid. "La gestione di un servizio guida richiede competenze professionali serie e precise – prosegue Gerli – lo svolgimento di visite guidate da parte di non professionisti, senza qualifica e dietro un contributo economico volontario o ‘suggerito’ significa, invece, svilire il nostro lavoro. La guida turistica – sottolinea la presidente di Gitec - è una professione regolamentata e normata da leggi dello Stato e regionali molto precise, non si può sostituire con il volontariato. Perché questo vuol dire che, per ogni volontario che gestisce una visita, una guida abilitata non lavora".

“Sono anni che come Gitec – conclude Valeria Gerli – ci battiamo contro le varie forme di abusivismo e concorrenza sleale che colpiscono questo settore. Chiediamo rispetto per la nostra competenza professionale ed il nostro lavoro. Enti e istituzioni – soprattutto ora - siano solidali con i professionisti del settore turistico".

Re.Mil.

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