Guerriglia urbana fra 150 ragazzi: spari, due feriti al pronto soccorso

Vermezzo, fuori da un locale. Proiettile nella caviglia di una giovane. Per un altro i segni di un pestaggio

Soccorsi in una immagine di repertorio

Soccorsi in una immagine di repertorio

Vermezzo con Zelo (Milano) - Oltre 150 persone coinvolte, diversi colpi di pistola sparati in aria, due giovani rimasti feriti. Scene da Far West quelle che si sono viste nella notte a cavallo fra martedì e ieri alla periferia di Vermezzo con Zelo, hinterland milanese a metà strada fra Gaggiano e Abbiategrasso. Intorno alle 23, allo scattare del coprifuoco, per motivi ancora da verificare, si è innescata una maxi rissa all’esterno di un locale di via Verdi – una strada secondaria della zona industriale del paese a ridosso della Nuova Vigevanese – che ha coinvolto decine di persone. All’arrivo dei carabinieri del Comando di Abbiategrasso, la folla si è dispersa e tutti coloro che erano coinvolti sono riuscite a far perdere le tracce. Due addetti alla sicurezza del locale notturno all’esterno del quale si sono verificati i tafferugli sono stati interrogati dai militari: è da loro che è arrivata la prima conferma degli spari; poi ulteriormente circostanziata dal ritrovamento, in una strada poco distante dalla discoteca, di tre bossoli esplosi e di due proiettili ancora integri, tutti di calibro 6,35. Il materiale è stato sequestrato: un tassello importante delle indagini ora in corso da parte della Compagnia di Abbiategrasso per risalire ai possessori delle armi.

Nonostante non si sia trattato di un regolamento di conti, ovvero di un gesto premeditato – questa è infatti l’ipotesi che ha più credito: sarebbero stati dei "futili motivi" a innescare, assieme a dosi massicce di alcol, la miccia – certo è che uno di quei proiettili ha incidentalmente raggiunto alla caviglia destra una ragazza di ventun anni (risultata incensurata) ferita per fortuna in modo superficiale. Portata al pronto soccorso dell’ospedale Fornaroli di Magenta, i medici hanno stabilito per lei una prognosi di venti giorni.

Ferite lacero-contuse al volto e alla testa invece per un ragazzo di 18 anni rimasto coinvolto nella rissa. Anche il diciottenne, come la ventunenne, è stato portato all’ospedale magentino dagli amici: nessuna ambulanza è stata allertata, nessuno ha pensato di chiamare il 118. Nessun’altra persona è dovuta ricorrere alle cure dei medici. Il sindaco di Vermezzo con Zelo, paese di quasi seimila abitanti dove mai prima d’ora si erano verificate scene di guerriglia urbana come quella dell’altro ieri, ha definito "grave" quanto accaduto: "Domani (oggi ndr) – conferma Andrea Cipullo – voglio confrontarmi coi carabinieri che stanno svolgendo le indagini. È successo in una zona all’esterno del paese, è vero, non risultano coinvolti nostri concittadini, ma si tratta comunque di fatti di estrema gravità che non possono non richiedere una risposta adeguata". Decisive per le indagini saranno le testimonianze dei due giovani rimasti feriti, come le immagini della videosorveglianza requisite dal comando abbiatense.

Le violenze avvenute a Vermezzo sono solo l’ultimo caso in ordine di tempo nelle città lombarde. A Gallarate, in provincia di Varese, lo scorso sabato notte cinque giovani, italiani e albanesi, si sono affrontati in strada a calci, pugni e bottigliate. Uno di loro, diciottenne, è rimasto ferito. Solo pochi giorni fa, sempre a Gallarate, la Polizia ferroviaria, al termine del lavoro investigativo svolto dagli agenti, ha denunciato dieci ragazzi tra i 15 e 17 anni, protagonisti di una rissa scoppiata il 30 aprile scorso in stazione. Da ulteriori accertamenti era poi emerso che tre di loro avevano anche commesso una rapina a danno di un esercizio commerciale all’esterno della stazione, pertanto nei loro confronti è partita la denuncia anche per rapina in concorso. L’episodio più inquietante risale però all’8 gennaio di quest’anno quando in pieno centro a Gallarate furono un centinaio i giovani protagonisti della maxirissa, alcuno arrivarono anche con bastoni e catene e un quattordicenne rimase ferito. Al termine delle indagini alla fine di marzo sono stati eseguiti 17 provvedimenti cautelari a carico di 17 giovani, di cui 15 minorenni. (Ha collaborato Rosella Formenti)  

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