Milano: la radio finisce ko e i ghisa restano inchiodati in ufficio

Guasto blocca le comunicazioni, polizia locale costretta ad attendere le chiamate nei vari comandi

Polizia Locale

Polizia Locale

Milano, 14 gennaio 2019 - I collegamenti radio sono ko da due giorni. E così gli agenti sono costretti ad attendere le chiamate della centrale all’interno dei vari comandi e a utilizzare i cellulari d’emergenza durante gli interventi. Da sabato mattina, riferiscono alcuni ghisa, le comunicazioni sono praticamente azzerate, non senza disagi e complicazioni per il lavoro quotidiano. Spieghiamo innanzitutto come funziona. I vigili che svolgono il proprio lavoro all’esterno, che siano in forza al Radiomobile o impiegati nei distaccamenti delle diverse zone della città, hanno solitamente a disposizione sia la radio portatile che quella installata all’interno dell’auto di servizio: lo strumento, inutile sottolinearlo, è di particolare importanza, perché consente agli agenti di comunicare in tempo reale con la centrale operativa per qualsiasi evenienza. Un esempio pratico: se un’auto sospetta non si ferma all’alt e parte un inseguimento, il ghisa può chiedere ai colleghi in centrale di fare un controllo sulla targa del veicolo per capire a chi appartenenga.

Da due giorni, queste procedure possono essere effettuate soltanto con il telefono d’emergenza, tenendo però presente che il numero da chiamare è uno solo. Cos’è successo? Da quello che siamo riusciti a ricostruire, c’è stato un guasto a una scheda dati legata a uno dei ripetitori sui quali si appoggiano i dispositivi usati abitualmente dai ghisa di piazza Beccaria: forse complice il weekend, non è stato possibile ovviare all’inconveniente in tempi rapidi, tanto che fino a ieri alle 19 il sistema era ancora bloccato. La speranza è che i tecnici riescano a ripristinare le comunicazioni nel più breve tempo possibile, magari già nella giornata di oggi. «Il problema resta – attacca Daniele Vincini, segretario del Sulpm –. Gli impianti sono vecchi e vanno cambiati, non si può andare avanti così: ne va del lavoro degli agenti, inevitabilmente condizionato da questi malfunzionamenti».

Ovviamente, il vigile motociclista, leader della protesta contro l’introduzione del badge per la rilevazione della presenza, non perde occasione per tornare sul tema più dibattuto degli ultimi mesi: «L’amministrazione si sta concentrando sul cartellino, mentre ci sono tante altre questioni da affrontare e risolvere: sono questi i veri problemi della polizia locale, non la sostituzione della spunta manuale».

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro