Green pass, il Comune di Milano: "Controlli agli ingressi"

Linea dura per i municipali da venerdì: no a tamponi gratis per i non vaccinati. Vigili urbani o personale di Milano Ristorazione verificheranno i certificati verdi

Il controllo di un Green pass

Il controllo di un Green pass

Milano - Niente tampone gratis per i non vaccinati e controlli del green pass agli ingressi di tutti i luoghi di lavoro comunali a partire da venerdì da parte dei vigili urbani o del personale di Milano Ristorazione tramite l’app ministeriale. Palazzo Marino adotta la linea dura nei confronti dei propri dipendenti. La lettera di 98 “ghisa’’ alla Rsu in cui gli agenti, alcuni dei quali probabilmente no vax, chiedevano "l’accesso gratuito a questo screening, considerato il fatto che il tampone ogni 48 ore permette di monitorare al meglio il contagio", è stata rispedita al mittente ieri da Valerio Iossa, della direzione Organizzazione e Risorse Umane del Comune, durante una riunione con i rappresentanti sindacali. La motivazione è strettamente legata alla normativa vigente in materia di tamponi per chi non è vaccinato.

Non solo. Al tavolo i vertici di Palazzo Marino hanno presentato un documento di cinque pagine sulle regole e sulle eventuali sanzioni che scatteranno venerdì 15 ottobre, il primo giorno di green pass obbligatorio per accedere ai luoghi di lavoro, uffici comunali compresi. "Il controllo relativo al rispetto delle richiamate prescrizioni del DL n. 1272021 nei riguardi di tutto il personale dipendente – si legge nel documento – verrà effettuato quotidianamente all’ingresso della sede in cui viene prestata la rispettiva attività lavorativa, nell’arco temporale compreso dalle ore 7,30 alle ore 10,30. Dopo tale orario (tra le 10,30 e le 13) sarà cura dei datori di lavoro effettuare i necessari controlli. I datori di lavoro dovranno attivare controlli a campione negli uffici; il campione dovrà riguardare i presenti in servizio in misura preferibilmente non inferiore al 30%, con un campione che garantisca nel tempo che tale controllo sia effettuato in maniera omogenea con un criterio di rotazione".

I dipendenti comunali sprovvisti di green pass non potranno entrare nelle loro sedi di lavoro, saranno considerati assenti ingiustificati e non percepiranno lo stipendio finché non mostreranno la certificazione verde. I dipendenti non vaccinati o non tamponati sorpresi dopo controllo all’interno dei luoghi di lavoro del Comune saranno sanzionati con multe che vanno dai 600 ai 1.500 euro. Le giornate di smart working (al massimo 8 al mese) non potranno eludere l’assenza del green pass. Alla fine dell’incontro, Grazia Ingrao del Sulpm, commenta: "Siamo preoccupati, con queste regole il Comune rischia di esasperare le tensioni. Vaccinarsi non è un obbligo di legge e senza tamponi gratis c’è un aggravio economico per i lavoratori".

 

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