"Sì al green pass per i dipendenti della Scala"

La proposta della Cgil: "Obbligo per tutti i luoghi di spettacolo dal vivo". Tamponi rapidi per i non vaccinati che vogliono andare in mensa

Il Teatro alla Scala

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L’ipotesi sta circolando da giorni nel dibattito politico nazionale: estensione dell’obbligo di green pass per alcune categorie di lavoratori, compresi coloro che prestano servizio in teatri e cinema. Tra questi rientrerebbero anche quelli della Scala. Il Governo è orientato a rinviare la decisione alla prossima settimana, soprattutto per via delle divisioni interne alla maggioranza. Da via Filodrammatici arriva intanto la decisa presa di posizione della Slc-Cgil "L’obbligo deve valere per i dipendenti di tutti i luoghi dello spettacolo dal vivo, compreso il Piermarini", fa sapere al Giorno il delegato Paolo Puglisi. In questo modo, argomenta, ci saranno anche più "garanzie per il pubblico", che da domani tornerà alla Scala per l’opera "L’Italiana in Algeri". L’obiettivo dichiarato è "tornare al 100% della capienza". Al momento, vige nei teatri il limite del 50% (927 posti disponibili invece degli abituali duemila in via Filodrammatici). Un limite non sostenibile economicamente, se non per un breve periodo, e che va superato nel più breve tempo possibile, compatibilmente con l’evoluzione della curva epidemiologica. Puglisi aggiunge: "Il teatro dovrebbe fornire agli spettatori le mascherine Ffp2, magari brandizzate e col coinvolgimento degli sponsor, così da incrementare al massimo il livello di sicurezza". Sul tema, nessuna posizione ufficiale da parte dei vertici del Piermarini, che attendono di capire quali regole verranno introdotte dall’esecutivo per poi agire di conseguenza. In vista della ripartenza della stagione, il teatro ha confermato il protocollo anti-Covid studiato nel 2020 e via via aggiornato: screening periodico per tutti i dipendenti, con una maggiore attenzione (e frequenza di test) per coloro che rientrano nel gruppo "rosso" potenzialmente più a rischio (fiati dell’orchestra, coristi e ballerini). Per quanto riguarda le "attività interne che richiedono il possesso" del green pass, a cominciare dalla mensa, la Scala ha introdotto da lunedì (e almeno fino alla fine del mese) un servizio infermieristico aggiuntivo che dalle 8 alle 10 effettua tamponi rapidi ai dipendenti non vaccinati o che non hanno ancora completato il ciclo; che, stando a quanto risulta (dati non ufficiali non ne esistono perché non c’è l’obbligo di comunicare la vaccinazione al datore di lavoro), dovrebbero essere nell’ordine di poche decine su più di 800 persone.