Milano, da Porta Nuova a CityLife: ecco le altre torri in arrivo

Il capoluogo lombardo sempre più in alto

Torri a CityLife

Torri a CityLife

Milano, 18 agosto 2018 - Sempre più in alto. Il motto della Milano degli anni Duemila – prendendo in prestito un celebre slogan pubblicitario ripetuto da Mike Bongiorno – sembra questo. Nel capoluogo lombardo le gru sono sempre in azione e nuovi grattacieli sono in arrivo. La Torre UnipolSai firmata dall’architetto Mario Cucinella contribuirà a modificare ancora lo skyline del quartiere di Porta Nuova che già può contare sul grattacielo più alto d’Italia: la Torre Unicredit. I lavori per la Torre UnipolSai, posizionata in via Fratelli Castiglioni 6, sono già iniziati e dovrebbero concludersi entro il 2020. La caratteristica forma a rete, con le griglie a X che vogliono rappresentare – secondo il progettista – «la metafora della società dove si intrecciano le relazioni», renderà la nuova torre una delle più ammirate della città. Non tanto per l’altezza, quanto per il disegno e per la concezione ecosostenibile. La UnipolSai, infatti, arriverà a quota 124 metri e avrà 21 piani. Quando sarà pronta si piazzerà al 10° posto della classifica degli «skyscraper» cittadini.

Non molto distante dalla torre disegnata da Cucinelli c’è già il progetto per un nuovo grattacielo. L’indirizzo esatto è via Melchiorre Gioia 22. Sì, proprio la posizione della Torre ex Inps ormai in disuso dal 2012, sostituita da un grattacielo di 130 metri e 26 piani progettato da César Pelli, la stessa archistar che ha ideato la Torre Unicredit. La nuova torre, ecologica e autonoma, avvolta nel vetro, è la seconda fase del progetto di sviluppo di Porta Nuova seguito dall’immobiliarista Manfredi Catella, amministratore delegato di Coima sgr che nel 2014 ha rilevato l’area per 75 milioni di euro e opera ora per conto del fondo sovrano di Abu Dhabi (Adia).

Da Porta Nuova a CityLife. Nel nuovo quartiere dove una volta c’era la Fiera Campionaria ci sono già due grattacieli, la Torre Allianz e la Torre Generali, ma presto svetterà verso il cielo anche la terza torre prevista, quella disegnata dall’archistar statunitense Daniel Libeskind. Parliamo della Torre PwC, 175,5 metri per 34 metri: il cantiere è già in fase avanzata, la terza torre è posizionata tra le altre due. Le Tre Torri, come già recita la fermata della M5, sono un altro dei simboli della Milano che punta in alto. Un altro, non l’ultimo. Perché la riqualificazione dei sette ex scali ferroviari concordata da Fs, Comune e Regione prevederà quasi certamente la realizzazione di nuovi grattacieli, in particolare nello scalo Farini. Lo sviluppo verticale, infatti, piace all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Sala e dall’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran perché permette di occupare poco suolo con il cemento e di aumentare il verde fruibile dai cittadini.

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