
Oltre due milioni e mezzo di euro per mettere a dimora più di 1.200 piante. Verde contro le isole di calore nella vasta area a nord del cimitero di via Ticino.
I fondi del Pnrr, in tutto 2 milioni e mezzo di euro, erano stati assegnati a una rosa di comuni, nell’ambito di un progetto complessivo di Forestazione urbana nelle aree periurbane, già nel 2023. Ora è tempo delle messe a dimora. E a Gorgonzola un nuovo bosco urbano vedrà la luce su un’area di quasi un ettaro e mezzo a ridosso del nuovo cimitero di via Ticino, a nord della metropolitana. Obiettivo, combattere le isole di calore; ma anche realizzare un polmone verde in una zona, quella dove negli anni scorsi è stato realizzato il primo lotto del Giardino della Memoria, decentrata rispetto all’abitato ma vicina a infrastrutture e meritevole di riqualificazione in chiave ecologica.
Vi saranno piantumate 1.257 nuove piante. Aceri, carpini, olmi, querce, frassini, biancospini saranno piantumati da febbraio ad aprile; da settembre e sino all’aprile del 2026 saranno posizionate cortine di canna di bambù "segnatrici" per ogni alberatura messa a dimora. I criteri tecnici saranno quelli della migliore esposizione, del potenziale di contenimento delle specie invasive, dell’armonia con gli elementi del paesaggio esistenti e dei vincoli ambientali. Intervento cospicuo che rientra in un più ampio scenario. Sono 19 su area allargata, per un totale di 32,39 ettari, le zone che erano state individuate come strategiche nel territorio di Città metropolitana per mitigare i rischi climatici legati alle temperature estreme e alle precipitazioni intense dovute all’inquinamento atmosferico.
Del finanziamento avevano beneficiato anche Basiano, Cambiago, Cernusco, Cologno, Liscate e Masate. Tornando a Gorgonzola, la scelta è caduta su una zona ritenuta idonea anche per fattori ambientali: poco lontano si trovano le Sorgenti della Muzzetta, sito di Rete Natura 2000 indicato come meritevole di salvaguardia. Polmone verde, piano di manutenzione "green": avrà, a Gorgonzola come negli altri centri, una durata quinquennale, partirà parallelamente alle piantumazioni e non prevede l’impiego di pesticidi. Verde vicino al verde. Nelle aree all’aperto del Giardino della memoria adiacente sono già nate spontaneamente negli anni piante e piccoli alberi.