Gli sfollati visitano nuove case "Un passo avanti, ma non basta"

Sopralluoghi fra Coni Zugna e corso XXII Marzo. Alloggi a canone calmierato. messi a disposizione dall’Aler

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"Abbiamo visitato alcuni appartamenti nella zona di corso XXII Marzo. Nei prossimi giorni continueremo vicino a viale Coni Zugna, a Porta Genova, e nel quartiere Forlanini. Intanto siamo soddisfatti". Lo spiega Mirko Berti, portavoce delle oltre 70 famiglie sfollate che vivevano nella Torre dei Moro di via Antonini 32 andata a fuoco lo scorso 29 agosto. Ieri, come annunciato, hanno effettuato un sopralluogo accompagnati da funzionari Aler per poter vedere alloggi a canoni calmierati, potenzialmente da affittare in attesa del ripristino del loro grattacielo (e ci vorranno anni).

"Le soluzioni prospettate dal Comune al momento non sono praticabili, perché non abbiamo i requisiti per accedere alle case in social housing, considerando i redditi e il possesso di un secondo immobile (che molti hanno fuori Milano)", evidenzia Berti. La Regione ha indicato un’altra possibilità. "Ci sarà un bando, destinato a chi si trova nella nostra situazione, al quale potremo partecipare". E, la prossima settimana, "ci ritroveremo di nuovo, in una sala di Aler, in cui ci verranno illustrate le modalità per partecipare, le tipologie di canoni, gli eventuali lavori da effettuare negli appartamenti e altro. Intanto, è stato compiuto un primo passo", conclude il portavoce. Adesso, a distanza di 5 mesi dal rogo, meno di 10 nuclei sono ancora alloggiati provvisoriamente all’Hotel Quark, una trentina è ospite da parenti o amici oppure cambia dimora ogni mese puntando sugli affitti brevi e circa 35 famiglie hanno trovato un’alternativa sul mercato libero.

M.V.

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