"Il capo lo recensisco sul web": sbarca in Italia il sito Glassdoor

Piattaforma per mettere a nudo le condizioni di lavoro in azienda

Una persona in cerca di occupazione

Una persona in cerca di occupazione

Milano, 27 settembre 2019 - Funziona come una via di mezzo tra LinkedIn e Tripadvisor, solo che al posto di hotel e ristoranti le recensioni riguardano le condizioni di lavoro in un’azienda, dallo stipendio medio ai tipi di contratto, fino ai benefit. Gli utenti, inoltre, possono pubblicare il proprio profilo e consultare migliaia di offerte, con una bussola per orientarsi nella giungla. Sbarca in Italia Glassdoor, uno dei più grandi siti a livello globale per la ricerca di occupazione e recruiting, con base a Londra e 10 anni di storia alle spalle. Un ingresso nel mercato italiano ufficializzato a Milano, in parallelo con l’apertura in Spagna, dopo le ottime performance realizzate in Paesi come Francia e Germania. La piattaforma accoglie complessivamente circa 67 milioni di visitatori unici mensili e offre siti in 20 mercati mondiali. Mette a disposizione oltre 50 milioni fra recensioni, valutazioni, informazioni sugli stipendi e molti altri dettagli, il tutto condiviso dai dipendenti delle aziende. Ci sono 200mila imprese che utilizzano un account Glassdoor gratuito, mentre sono 16mila i datori di lavoro che collaborano con il sito. Numeri che hanno spinto la società a investire anche in Italia, aprendo il sito www.glassdoor.it. Spin off che inizialmente verrà gestito dalla sede di Londra con l’obiettivo futuro, se la risposta del mercato sarà positiva, di aprire un ufficio anche a Milano, scelta in quanto città «più dinamica e attrattiva» nel nostro Paese. «Siamo convinti che combinando informazioni sull’ambiente di lavoro, sulle politiche retributive e su molti altri aspetti importanti che riguardano un impiego, con le offerte professionali più aggiornate presenti sul mercato - spiega John Lamphiere, vice president e managing director di Glassdoor Emea - migliori notevolmente il processo di ricerca e assunzione». La scommessa è quella di riuscire a creare, anche in Italia, una folta comunità di utenti: dipendenti che recensiscono le aziende dove lavorano, imprese che nella ricerca di personale possono consultare i profili, persone a caccia di lavoro che possono personalizzare la ricerca e leggere le recensioni su un’azienda prima di affrontare il colloquio. È solo con i grandi numeri e una larga diffusione, infatti, che social network e siti internet (l’iscrizione a Glassdoor è gratuita) possono macinare profitti. Il successo, infatti, è direttamente proporzionale alla quantità di informazioni che vengono veicolate. E anche i problemi sono analoghi a quelli di portali di successo come Tripadvisor. Primo fra tutti, la possibilità della pubblicazione di recensioni false. Per evitare che un utente possa avere problemi con il proprio datore di lavoro (evitando quindi di scrivere) le recensioni saranno in forma anonima. Glassdoor, inoltre, garantisce «un sistema di controlli anche attraverso intelligenza artificiale» per bloccare falsi account e attacchi per rovinare la reputazione web di un’impresa. Una sfida ancora tutta da giocare.  

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