Medico ucciso a colpi d'accetta a San Donato: perizia psichiatrica per l'assassino

Giorgio Falcetto, il 13 dicembre scorso, è morto dopo l'aggressione di Benedetto Bifronte nel parcheggio del Policlinico: "Mi ha fatto due flebo e mi ha rovinato la vita", le parole del killer

Milano, 7 febbraio - Un perito medico legale dovrà verificare la capacità di intendere e di volere al momento dei fatti, la capacità di stare nel giudizio e la eventuale pericolosità sociale di Benedetto Bifronte, il 62enne che il 13 dicembre scorso ha colpito alla testa con un'accetta, all'esterno del pronto soccorso del Policlinico San Donato, nel Milanese, il medico Giorgio Falcetto, 76 anni, morto la sera del giorno dopo.

Lo ha stabilito il gip di Milano Chiara Valori che oggi ha conferito l'incarico per la perizia anche per valutazioni sulla eventuale incompatibilità dell'uomo con la permanenza in carcere data la sua condizione psichica. Accertamenti che hanno un termine di 30 giorni e che saranno discussi nell'udienza fissata per il 29 marzo. Stando all'ordinanza del gip che aveva convalidato il fermo per omicidio volontario nell'indagine dei carabinieri e disposto il carcere (si trova a San Vittore), Bifronte, difeso nel procedimento dall'avvocato Stefano Gerunda, è incapace di controllare i propri impulsi di aggressività, come dimostra anche il fatto che girava con un'accetta nel bagagliaio della sua auto.

Macchina che aveva urtato quella del medico, un incidente da cui è scaturita una lite finita con l'omicidio. "Mi ha rovinato la vita", aveva detto il 62enne cercando di giustificarsi dopo il fermo, imputando al medico di avergli causato problemi di salute due anni prima e concludendo il suo racconto a verbale con questa frase: "Il medico che mi ha fatto le due flebo mi ha rovinato la vita".

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