Morto Giordano Vimercati, per decenni protagonista della vita politica sestese

Sesto San Giovanni (Milano) - "Discreto e riservato", "competente e laborioso", "un pezzo della storia di Sesto San Giovanni". Così viene ricordato Giordano Vimercati, 72 anni, morto questa mattina dopo aver lottato nell’ultimo periodo contro una grave malattia.

Una storia tutta politica di chi venne definito "il cardinale Richelieu del centrosinistra milanese" proprio per l’attitudine a non calcare mai il palcoscenico ma a stare sempre dietro le quinte. Una lunga militanza dal Pci fino al Pd per il figlio di due operai della Falck. "Nel 1967 la Fgci organizzò il nostro primo viaggio all’estero, a Budapest. Un giorno Giordano, Tina e io ci staccammo dalla comitiva e andammo all’ambasciata vietnamita. Io avevo 20 anni, Giordano e Tina 16 – ricorda l’ex sindaco Giorgio Oldrini –. ‘Siamo pronti a partire volontari per combattere con voi’. Il funzionario vietnamita ci ringraziò molto e ci disse che era più utile se fossimo tornati in Italia a organizzare l’opposizione politica alla guerra".

Vimercati fece parte della Federazione giovanile comunista e andò a lavorare a L’Unità nei servizi tecnici, prima di iniziare la carriera nelle istituzioni al fianco di Filippo Penati: fu suo capo di gabinetto prima in Comune a Sesto e poi in Provincia. "Resta il ricordo delle tante azioni fatte per la nostra città e l’intera comunità metropolitana", commenta Mirko Mejetta, ex segretario cittadino e figlio dell’ex vicesindaco Valentino, altra colonna sestese scomparsa nel 2018. Le strade di Vimercati e Penati si erano già divise molto prima dell’inchiesta sul 'Sistema Sesto', che vide anche l’ex capo di gabinetto tra gli accusati, assolto dopo anni di calvario. Sempre al suo fianco la famiglia, a partire dal fratello Luigi, ex assessore alla Cultura di Sesto ed ex senatore.