Vacanza fatale, muore in Grecia promessa del calcio: QT8 in lutto per Niccolò

Aveva 17 anni, era capitano del Bonola. Ancora da chiarire le cause del decesso: un malore o un incidente?

Nicolò abitava al quartiere QT8

Nicolò abitava al quartiere QT8

Milano, 19 agosto 2018 - Strade deserte. Serrande abbassate. Al Qt8, ai piedi del Monte Stella, la Milano d’agosto si mostra nella sua essenza. Ma basta pronunciare il nome di Nicolò Mancin, diciassettenne, capitano della squadra juniores Bonola calcio, morto domenica mentre era in vacanza in Grecia, per vedere inumidirsi gli occhi dei cittadini interpellati in strada, vicino alla fermata del metrò e lungo il perimetro del parco, e i sorrisi spegnersi. Sofferenza che squarcia la tranquillità quasi surreale della Milano estiva. Viveva in questo quartiere, Nicolò. «Una tristezza infinita. Bisognerà capire cosa sia successo: un malore? Un incidente?», domanda Daniele Tagliabue, habituè del parco.

Nicolò era ad Antiparos, una piccola isola delle Cicladi, in Grecia, insieme a compagni di squadra e altri amici: domenica era il suo primo giorno di vacanza. Secondo quanto appreso si è tuffato in mare al tramonto e un’onda lo avrebbe travolto per poi farlo sbattere violentemente contro alcuni scogli. Poi è stato inghiottito dal mare. Il suo corpo è stato recuperato il giorno dopo da un sub. Martedì alle 14.45 ci saranno i funerali nella chiesa di Santa Maria Nascente, nel quartiere. «Me lo ricordo, Nicolò. Aveva frequentato il catechismo da noi. Siamo vicini ai suoi cari», commenta don Alessandro Morini. In lacrime il quartiere, così come Bonola calcio. Il lungo post pubblicato venerdì sulla pagina Facebook della società, con saluto finale («Ciao capitano, ciao Nico, sarà impossibile dimenticarti») ha raccolto decine di commenti. «Sei cresciuto insieme a noi. Vederti entrare e sorridere nella mia società è stato bellissimo. Sempre educato, preciso, sorridente, a modo. Mancherai Nico, mancherai capitano. Il dolore è incolmabile. Rimarrai nei nostri cuori perché sei stato e sarai un po’ il figlio di tutti noi», scrive Patrizia Mundo Rigano, proprietaria della società sportiva. «Prima di essere società – dice al Giorno – siamo una famiglia. Nicolò era fantastico». Aggiunge: «Nuotatore eccezionale, amava il mare tanto quanto amava il calcio».

«Abbiamo perso uno dei nostri splendidi ragazzi a soli 17 anni. È inimmaginabile il dolore che starà provando la sua famiglia ma vi assicuro che anche per tutti noi che passiamo molto tempo in società è difficile andare avanti – continua Lorenzo Pizzonia –. Un ragazzo d’oro sotto il profilo sportivo ma soprattutto umano. Amico di tutti, il suo sorriso era una pillola di serenità». Gli amici stanno rientrando in massa dalle vacanze per l’ultimo saluto. Martedì a Santa Maria Nascente ci sarà anche il presidente del Municipio 8 Simone Zambelli. «Dolore indicibile per questa giovane vita spezzata. Sono vicino alla famiglia e alla ragazza di Nicolò». 

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