Giardino dei Giusti, sì ai lavori

Dal ministero della Cultura il via libera per le ruspe con alcune correzioni

Avanti con il restauro (NewPress)

Avanti con il restauro (NewPress)

Milano, 19 febbraio 2019 - Avanti con i lavori di riqualificazione del Giardino dei Giusti al Monte Stella, ma con quattro correzioni rispetto al progetto originale. Dopo le polemiche della scorsa settimana sulla sospensione dei lavori già in corso, il ministro per i Beni e le Attività culturali ieri sera, al termine di una riunione tecnica a cui non ha partecipato il ministro Alberto Bonisoli, ha dato il via libera al restyling. La lettera firmata dal direttore generale Archeologia, Belle arti e Paesaggio del Ministero, Gino Famiglietti, attesta «la compatibilità fra il carattere naturalistico del progetto di riqualificazione e il contesto di tutela», tutela riferita al vincolo posto dal Governo su tutto il quartiere Qt8 di cui fa parte il Monte Stella. Famiglietti, però, aggiunge che «l’autorizzazione che codesta Soprintendenza andrà a rilasciare in merito al progetto di riqualificazione deve recare le seguenti prescrizioni».

Le correzioni indicate sono quattro. La principale riguarda l’auditorium da 200 persone previsto nel progetto, un auditorium che tanto ha fatto discutere: «Ai fini di un migliore inserimento del manufatto nel contesto e in analogia con altri elementi di progetto (percorsi ad emiciclo in prossimità dell’ingresso nord) non dovrà essere realizzata la fila più esterna di sedute. Si propone, a parziale recupero della diminuzione dei posti a sedere, la realizzazione di una fila aggiuntiva, qualora fosse tecnicamente possibile, in corrispondenza dell’ultimo settore sud». Le altre tre prescrizioni riguardano l’albero in cor-tenevitare la posa in opera»), il Giardino della Meditazionele sedute in cemento dovranno essere sostituite da elementi in pietra») e i totemnon dovranno superare, complessivamente, l’altezza di 1,5 metri»). Tant’è. L’assessore comunale all’Urbanistica Pierfrancesco Maran, che la scorsa aveva polemizzato con Bonisoli per la sospensione dei lavori, commenta: «Il Ministero comunica che il progetto di riqualificazione del Giardino dei Giusti sostanzialmente va bene così. Hanno sottoposto l’area alle polemiche per poi tornare al punto di partenza. Meglio così che un blocco, ma non ci sembra il modo di lavorare per un Ministero. Il via libera ai lavori è la dimostrazione che il luogo, più che a un vincolo monumentale, è adatto a un vincolo paesaggistico. E su questo lavoreremo in sede di osservazioni».

La replica a Maran è affidata al consigliere comunale del M5S Gianluca Corrado, il quale osserva che il via libera da parte del Ministero dimostra «l’assoluta strumentalità dell’ira e delle accuse dell’assessore Maran, che evidentemente non ha capito che questo Governo non ha di certo tempo da perdere dietro la Giunta Sala ma occupa le sue giornate a migliorare la vita delle persone. Le modiche indicate renderanno il progetto armonioso con il Monte Stella, nel rispetto dell’idea del progettista Bottoni».

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