Milano, nasce il primo "Giardino condiviso" in mano agli studenti

Inaugurato il progetto di riqualificazione che prevede un ruolo particolare per i ragazzi delle superiori del Municipio 6; sarà utilizzato il legno dei boschi distrutti del Nord-Est

Milano, nasce il primo "Giardino condiviso" in mano agli studenti

Milano, nasce il primo "Giardino condiviso" in mano agli studenti

Milano, 27 settembre 2019 - Un'area vede di 4.000 metri quadrati ideata, riqualificata e curata dagli studenti e dalle studentesse delle scuole superiori del Munciipio 6. Un vero e proprio "Giardino condiviso" in via della Rondine, i cui lavori di realizzazione sono stati inaugurati oggi in occasione della Milano Green Week 2019 e a pochi chilometri dalla manifestazione del terzo "Global Strike for Climate". Nei prossimi mesi, il progetto coinvolgerà un centinaio di studenti del Liceo Marconi, dell'istituto di formazione Enaip e dell'Istituto Penitenziario Minsorile "Cesare Beccaria", tramite un progetto di alternanza scuola-lavoro. Nel percorso gli studenti saranno supportati da Uisp Milano, parte attiva del progetto.

L'area verde fa parte del cosiddetto "parco Blu", abbandonato da diverso tempo e che sarà riqualificato nel piano d'intervento "Calchi Taeggi". Nel frattempo, il verde pubblico sarà gestito da studenti e studentesse che potranno restituire uno spazio pubblico di comunità a tutta la cittadinanza. "Il Giardino condiviso rappresenta lo spirito che anima la nostra città - spiega Santo Minniti, presidente del Municipio 6 - cioè la disponibilità e l'impegno di tanti a prendersi cura di Milano in prima persona. Legname, workshop e competenze per rendere il Giardino adatto anche ai più piccolo saranno messi a disposizione da Legnolandia, che utilizzerà il legno proveniente dallo foreste schiantate del Nord Est. "Lo consideriamo un segnale di sostegno alla ripresa dei nostri boschi - racconta Marino De Santa, Ceo dell'azienda - le nostre aree gioco, le aree verdi e i parchi attrezzati si sono rimepiti di attrezzature in plastica quasi incompatibili con il gioco". 

I ragazzi si occuperanno anche del controllo e della manutenzione dell'area, affinchè le attrezzature, il parco e i giochi per i bambini siano rispettati e usufruibili da tutti. "Queste sono le buone pratiche che vorremmo sempre più realizzare nel contesto della vita scolastica, dove i problemi diventano occasioni e gli studenti sempre più protagonisti e responsabili del mondo in cui vivono", conclude il professor Cesare Peroncini del Liceo Marconi. Greta Thunberg sarebbe d'accordo. 

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