Gessate, il caso de La vita è bella: "Insulti pesanti alle maestre"

Dopo la proiezione interrotta "da sei genitori venuti a riprendersi i figli" la preside Ciccarelli annuncia un consiglio straordinario per fare chiarezza

La preside Regina Ciccarelli

La preside Regina Ciccarelli

Gessate (Milano) - "Le maestre sono state insultate pesantemente e costrette a barricarsi nella scuola". Regina Ciccarelli, preside dell’Alda Faipò di Gessate, incassa le scuse del Comitato genitori e annuncia un consiglio di classe straordinario "per fare luce sul caso 'La vita è bella'". La proiezione interrotta "da sei genitori che sono venuti a riprendersi i figli durante il film - ricorda la dirigente -. Eppure le pellicole, sotto accusa c’è anche “Il bambino con il pigiama a righe”, sono consigliate dal ministero per i ragazzi di quinta elementare. Non è certo il primo anno che proponiamo questo percorso sulla memoria. Non era mai successo niente del genere".

Le famiglie avevano chiesto un confronto, "ma l’e-mail di un papà è finita nello spam, non credo che quello che si è visto ai cancelli della scuola sia educativo. Oggi, purtroppo, i bambini tra Internet e videogiochi vedono scena di violenza agghiaccianti, questa è la verità. Alla fine siamo stati costretti a chiamare i carabinieri, certo noi non volevamo che andasse così. E non ce n’era bisogno". Alla dirigente sono arrivati parecchi messaggi di solidarietà da parte di altri genitori della classe che "si dissociano completamente dall’episodio". Adesso "dobbiamo recuperare il valore didattico dell’iniziativa, per questo stiamo preparando un programma con personaggi illustri. Ma prima di tutto torneremo a parlarne con madri e padri durante il consiglio. La scuola non si sottrae mai al confronto e mi meraviglio che ci sia chi creda il contrario".

"Dobbiamo restituire ai ragazzi un’opportunità che è stata loro negata, il parapiglia è andato in scena a mezz’ora dall’avvio della pellicola e l’accaduto ha tolto a tutti la possibilità di confrontarsi in modo adatto all’età con la dura realtà dell’Olocausto e dei campi di sterminio. È successo e gli alunni devono sapere. La memoria è un valore assoluto ed è doloroso che sia stato trattato in questo modo. Ripareremo". "Non siamo facinorosi, siamo tutt’altro che irrispettosi verso il Giorno della Memoria, riteniamo anche noi “La vita è bella” un capolavoro. Siamo solo genitori attenti. E convinti che, quando si affrontano contenuti così delicati, scuola e famiglie possano, e debbano, parlarsi". Così aveva spiegato all’indomani dei fatti uno dei genitori protagonisti della protesta. "Presto potrà ripeterlo davanti a tutti", conclude la preside.  

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