Basso reddito, vita da nababbo: l’altro mistero di mr startup

Genovese possiede in Italia 'solo' l’attico da 15mila euro al metro quadro. Lì il 6 novembre scorso una festa è finita con lo stupro di una diciottenne

Daniele Leali e Alberto Genovese

Daniele Leali e Alberto Genovese

Milano, 13 gennaio 2021 - La superteste che avrebbe visto la violenza sessuale consumata da Alberto Genovese, il manager finanziario in carcere dal 6 novembre con l’accusa di avere stuprato una 18enne, ieri non è riuscita a rientrare da Ibiza, dove vive, per questo è stata rinviata l’audizione della giovane, la deposizione era stata fissata davanti agli investigatori della Squadra mobile.

Tuttavia la modella 20enne, amica dell’allora fidanzata dell’imprenditore, anche quest’ultima indagata, ha già riferito durante un’ospitata in tv, quello che ha visto alle feste, confermando di fatto i racconti delle vittime, in particolare il racconto della hostess 23enne, davanti alle telecamere, ma non davanti agli investigatori. "Ad un certo punto della serata a Ibiza, ha raccontato una delle vittime, io, Alberto, la fidanzata e altre due ragazze, (tra cui quella attesa da Ibiza) siamo andate in camera di Alberto ed abbiamo assunto della cocaina". "Poi, Genovese e la fidanzata mi hanno invitata ad andare in camera, per fare un’altra striscia di cocaina, io li ho seguiti, ed avevo chiesto se io potevo farmi di 2CB, (la cocaina rosa, ndr ). "Loro hanno acconsentito e sono andata – ha aggiunto –. Mi sono fidata perché oltre a me e ad Alberto c’era anche Sara, (la fidanzata di Genovese). Da quando sono entrata in camera ed ho tirato una striscia di colore rosa che pensavo fosse 2CB, non ricordo più nulla (...) L’unica cosa che ricordo è una sorta di stato allucinogeno, in cui tentavo di alzarmi da un divano o forse era un letto, ma ricadevo sempre in posizione seduta".

Alcune ore dopo, ha spiegato ancora la 23enne, Daniele Leali, il braccio destro di Genovese indagato per spaccio, "si è seduto sul letto vicino a me e mi ha detto tutta una serie di cose del tipo, che loro si preoccupano non solo per me, ma anche per Alberto e che lo sanno che lui esagera, ma che dall’altro canto io non ero una bambinetta sprovveduta". La teste che avrebbe dovuto arrivare a Milano ieri, ha già raccontato anche di aver visto quella notte Genovese, l’allora fidanzata e la 23enne che ballavano nudi in camera da letto.

In attesa di capire se la conferma a questi racconti possa essere ritenuta attendibile, le indagini proseguono anche sul filone finanziario affidato al pm Paolo Filippini che ha puntato la lente sul patrimonio di Genovese. Il guru delle startup, infatti, in Italia possedeva l’attico vista Duomo valutato 15mila euro al metro quadro, ma il sospetto degli inquirenti è che abbia patrimoni ben più importanti all’estero. Stanno seguendo la scia del denaro, insomma, che potrebbe essere molto di più di quello che risulta dalle dichiarazioni.  

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