Vaiolo delle scimmie, Galli: "Diffuso tra i gay? Evento casuale, pregiudizi da sfatare"

L'infettivologo ritiene del tutto contingente che il contagio si sia diffuso tra maschi che fanno sesso tra loro. E giudica inutile il ricorso al vaccino

Massimo Galli, infettivologo milanese

Massimo Galli, infettivologo milanese

Milano - "Probabilmente all'origine di questi casi di vaiolo delle scimmie che stiamo osservando, c'è un evento con un'ampia partecipazione, in un gruppo di persone che provenivano da diverse parti del mondo. E da lì l'infezione si è ulteriormente diffusa. Considerando che si tratta di una diffusione solo per contatto stretto, anche di tipo sessuale, è del tutto contingente che questa cosa si sia diffusa tra maschi che fanno sesso con maschi. Non è una preferenza del virus".

A dirlo è Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano. Secondo Galli, "si tratta di una situazione che si è creata casualmente - aggiunge - forse alle Canarie. I rapporti sessuali possono essere un mezzo di contagio. Tutti i rapporti, non solo quelli tra uomini. Va sfatato questo pregiudizio. Se si tratta di persone che hanno rapporti con più partner, si facilita la diffusione ovviamente. E se il punto di partenza è l'evento alle Canarie non sarebbe cambiato nulla se si fosse trattato di un evento tra eterosessuali con una grande promiscuità. Non si deve andare a cercare una modalità particolare di rapporto sessuale".

Galli interviene poi sul vaccino:  "Non avrebbe nessun senso tornare al vaccino anti vaioloso. Non serve ora. Credo che la faccenda possa essere gestita in maniera diversa. Il rapporto costo-beneficio non è tale da reintrodurre un vaccino che, tra l'altro, non è una passeggiata gratis: ha una serie di effetti collaterali. E il rischio di questi effetti, bilanciato al rischio di prendere l'infezione, mi fa dire che non vale assolutamente la pena di vaccinarsi".

Per Galli, invece, "è importante andare a vedere da dove questa infezione parte. E seguire con molta attenzione i contatti. In questo modo si dovrebbe chiudere la vicenda in un tempo ragionevole. Mi auguro davvero che sia così. Se non sfugge qualcosa, se le cose vengono fatte bene, non dovremmo avere grandi problemi, se non un ulteriore monito sul fatto che la natura va maneggiata con cura. Dobbiamo moltiplicare le attenzioni sui rischi sanitari".