Caos Galleria, battaglia tra Giunta e Feltrinelli: boicottato pure il secondo bando

La libreria offre meno della metà della base d'asta

La Feltrinelli in Galleria (Newpress)

La Feltrinelli in Galleria (Newpress)

Milano, 23 febbraio 2019 - Ci risiamo. Tra Comune e Feltrinelli non c’è pace in Galleria Vittorio Emanuele. Anzi, tra amministrazione municipale e libreria continua una guerra burocratica “di trincea’’ fatta di bandi lanciati (da Palazzo Marino) e boicottati (dalla casa editrice). È successo per la prima volta a giugno e per la seconda volta a dicembre, sempre nel 2018. Casi identici, posizioni sempre distinte e distanti. La premessa è questa: all’inizio del 2018 la Giunta Sala, in particolare l’assessore al Demanio Roberto Tasca, decide di non rinnovare in automatico il contratto di affitto e lancia un bando di gara per assegnare lo spazio nel sotterraneo dell’Ottagono. La Feltrinelli far ricorso al Tar per contestare il bando, ma i giudici amministrativi di primo grado danno torto alla casa editrice. La gara è legittima e l’amministrazione va avanti.

Il bando scade l’8 giugno, l’unica offerta arrivata è proprio quella della Feltrinelli. Solo che la libreria presenta un’offerta economica nettamente inferiore alla base d’asta fissata dal Comune (973.303 euro di canone annuo): la gara non è valida. Tutto da rifare. Il messaggio lanciato dalla libreria all’amministrazione è fin troppo chiaro: a quelle condizioni economiche, noi non ci stiamo. Messaggio recepito dalla Giunta, che prepara un’altra gara, la seconda, ma a condizioni più favorevoli per l’affittuario: lo spazio dedicato ai libri dovrà essere almeno del 70% (nel primo bando era dell’90%) e nel restante 30% (prima era il 10%) sarà possibile svolgere altre attività commerciali come ludoteca, area consolle per videogiochi ed eventi privati di natura culturale. Un modo per cercare di far aumentare gli incassi a chi si aggiudicherà lo spazio. L’iter del secondo bando, scaduto il 12 dicembre 2018, si conclude lo scorso 23 gennaio, ma il risultato è identico a quello della gara precedente: l’unica offerta arriva dalla Feltrinelli, ma a fronte di una base d’asta (confermata) di 973.303 euro, la libreria offre 400 mila euro. Meno della metà. Il messaggio recapitato a Palazzo Marino è sempre lo stesso: a queste condizioni economiche, noi non ci stiamo.

Adesso il cerino ripassa nelle mani della Giunta e dell’assessore Tasca. Il Comune deciderà di rivedere ancora il bando a condizioni un po’ più favorevole per la libreria (la gara è riservata alla sole aziende editoriali)? Oppure confermerà le stesse condizioni dell’ultimo bando? Situazione delicata, perché quello occupato dalla Feltrinelli è uno spazio molto grande, seppur nel sotterraneo del Salotto, e se resterà riservato a spazio libreria non pare avere altri aspiranti affittuari. Anche perché la Rizzoli è già presente in Galleria e la Mondadori si affaccia su Piazza del Duomo.

 

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