Milano, Galleria Vittorio Emanuele: "Salvini" sì, "Calderoni" no

Damiani cambia idea sui marchi nel salotto buono dei milanesi

La Galleria Vittorio Emanuele

La Galleria Vittorio Emanuele

Niente Calderoni. Via libera a Salvini. Cambio di marchio in corsa in Galleria Vittorio Emanuele. Lo scorso settembre Damiani si è aggiudicata uno spazio nel Salotto dei milanesi, più precisamente quello affacciato su Piazza Duomo 21: 47 metri quadrati per un canone annuo di 176 mila euro. A fine ottobre Damiani comunicava al Comune, proprietario della Galleria, di aver cambiato idea: non voleva più esporre il marchio “Calderoni’’, insieme ad altri, sull’insegna del negozio, ma preferiva puntare su un altro marchio, “Salvini’’, non ancora presente nel Salotto.

Non solo. Chiedeva all’amministrazione il differimento della data di stipula del contratto e anticipava la produzione di una memoria atta a dimostrare le ragioni della richiesta di insediamento del nuovo marchio. La conclusione della vicenda è contenuta in una determina di Palazzo Marino: "L’amministrazione comunale, a seguito di complesso iter istruttorio svolto dagli uffici, anche interessando l’Avvocatura comunale, ha accolto la richiesta autorizzando l’insediamento dell’insegna e della vendita di prodotti a marchio “Salvini” negli spazi indicati in oggetto".

 

 

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