Galleria, il Tar sospende il bando per i due spazi contesi da moda e Cracco

Accolto il ricorso di Bar Sì e Libreria Accademia

Galleria Vittorio Emanuele

Galleria Vittorio Emanuele

Milano, 23 maggio 2015  – Il Tar sospende il bando di gara per l’assegnazione di due spazi in Galleria Vittorio Emanuele. Proprio gli spazi per i quali martedì il Comune ha comunicato l’arrivo delle offerte di otto griffe (Valentino, Salvatore Ferragamo, Hugo Boss, H&M, Massimo Dutti, Capri, Kering e Hexagon) per il primo lotto e l’offerta dello chef Carlo Cracco per il secondo lotto. La Quarta sezione del Tribunale amministrativo della Lombardia, con un’ordinanza firmata giovedì, ha accolto il ricorso presentato dal Ristorante Bar Sì e dalla Libreria Internazionale Accademia (l’insegna è «Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - Libreria concessionaria»), i due attuali concessionari del primo lotto al civico 6 di via Pellico messo a gara dal Comune lo scorso 15 marzo.

BarSì e libreria Internazionale Accademia chiedevano l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, del bando di gara sopracitato. I giudici amministrativi hanno ritenuto "la sussistenza dei presupposti per la concessione della tutela cautelare". Non solo. "Con separata ordinanza il Tribunale ha sospeso il provvedimento di revoca anticipata della concessione avente ad oggetto una porzione dei beni a cui si riferisce il bando che, pertanto, ha ad oggetto un bene che non è nella disponibilità dell’amministrazione".

Nel mirino, in particolare, c’è il primo lotto indicato nel bando comunale: i 956,29 metri quadrati che il Comune vorrebbe affittare a una delle otto griffe sopra citate in cambio di un canone annuo di 977.218 euro. Lo spazio comprende tre vetrine, è ripartito su cinque livelli (interrato, terra, ammezzato, primo e secondo piano) ed è attualmente occupato da Bar Sì e Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Il secondo lotto messo a gara, invece, comprende 1.118 mq sempre su cinque livelli e con tre vetrine ancora in concessione alla Mercedes-Benz: il Comune vorrebbe affittarlo per 1.083.080 euro all’anno. L’unica offerta arrivata per questo spazio è della Felix srl, la società che gestisce gli affari di Carlo Cracco, uno dei chef più conosciuti d’Italia. La decisione del Tar, però, stoppa tutto, almeno per ora.

L’udienza di merito è stata fissata il 26 novembre. Fino ad allora il Comune non potrà procedere con la valutazione dei progetti e delle offerte economiche delle nove aziende che hanno dimostrato concreto interesse per i due lotti.

 

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