Galleria, affitti rinnovati con valori pre-Covid

Il Comune prepara la proroga del canone per 9 attività del Salotto. Tasca: "Prezzi troppo alti? Finora nessun locale ha disdetto il contratto"

Turiste in Galleria

Turiste in Galleria

Milano, 25 settembre 2020 - Il Comune si prepara a rinnovare i contratti d’affitto di nove attività commerciali storiche in Galleria Vittorio Emanuele, come già comunicato lo scorso 23 luglio, ma intende proporre ai concessionari degli spazi valori al metro quadrato calcolati in base ai bandi di gara del 2018 e del 2019, quindi in un momento precedente all’emergenza sanitaria e alla conseguenze crisi economica, quando Milano ancora “volava’’.

In particolare, una determina firmata dal dirigente del settore Demanio Massimo Marzolla prevede che il valore di riferimento per la proroga della concessione per bar, ristoranti e tabaccai sia di 1.850 euro al mq, mentre sia di 2.899,91 euro al mq per le attività riferite al settore commercio. Questi valori, fissati dall’amministrazione dopo un complesso calcolo che ha preso in considerazione i bandi di gara nel Salotto dei due anni precedenti all’attuale, riguardano i rinnovi di queste nove attività: Noli (tabaccheria), Cadè (camicie e cravatte), Bar Marino (bar-tabacchi-ristorante), Ruggeri (abbigliamento), Verga (gioielleria), Haeres Equita (cappelli), Mejana (coltelli), Biffi (ristorante) e Spagnoli (abbigliamento). Una domanda sorge spontanea: ce la faranno queste botteghe storiche a sostenere il rinnovo del contratto nel “Salotto’’ a cifre pre-Covid? Alcune perplessità già circolano tra i gestori dei nove locali con contratti “rinnovabili’’, perché per ora gli incassi in Galleria, a causa del centro storico meno frequentato per i lavoratori ancora in smart working e per la quasi totale assenza di turisti, sono di circa il 75-80% inferiori rispetto al periodo pre-coronavirus. Una batosta per i marchi “familiari’’, che non hanno il peso delle aziende multinazionali.

La risposta alla domanda appena posta non si fa attendere. L’assessore al Bilancio e al Demanio Roberto Tasca sottolinea: "Io non ho avuto disdette dagli altri affittuari, che già ora pagano affitti pre-Covid. Non ho motivo di pensare che queste nove attività storiche debbano avere un trattamento differenziato, anche perché non ho strumenti di legge che mi consentano di fare una rinuncia ad entrate economiche a favore del Comune". Non si poteva individuare un criterio diverso dalla media dei bandi degli ultimi due anni, in cui il mercato a Milano andava a gonfie vele? "Il criterio che abbiamo stabilito è una media ponderata degli ultimi due anni. Poi è chiaro che i prezzi dei rinnovi non possono essere gli stessi di quelli fissati nei contratti ora in scadenza, perché si tratta di contratti firmati 12 o 18 anni fa e gli importi dei canoni di affitti erano totalmente diversi". Tasca aggiunge che finora il Comune non ha accordato nessun taglio degli affitti a nessun concessionario in Galleria, né ai grandi marchi né ai piccoli, ma ha concesso a tutti una proroga dei pagamenti a causa del lockdown e della difficile situazione economica in città. La sospensione dei pagamenti ha nascosto le difficoltà che potrebbero emergere nei prossimi mesi, quando anche le piccole attività dovranno tirar fuori i soldi? "Un conto è una dilazione dei pagamenti, un altro il taglio degli affitti – replica Tasca –. La dilazione di 36 mesi è molto lunga. Se tra 36 mesi ci accorgeremo che alcune attività in Galleria non hanno la possibilità di pagare gli affitti, ne riparleremo. E non solo per le attività nel Salotto, ma per quelle in tutta la città".

L’assessore, infine, rivendica la valorizzazione economica della Galleria svolta anche dall’amministrazione Sala. Negli ultimi anni, infatti, gli incassi dagli affitti del Salotto per Palazzo Marino sono passati da 6 a oltre 40 milioni di euro: "Non dobbiamo mai dimenticare il bilancio del Comune. A causa del Covid abbiamo avuto 530 milioni di euro in meno. Io devo pensare ai conti di Palazzo Marino, che è il bilancio di tutti i milanesi. Gli introiti delle aste fatte in Galleria, o di quella per la vendita del “Pirellino’’, sono andati a beneficio dei milanesi. Così come andranno a beneficio dei milanesi gli incassi che avremo dai rinnovi degli affitti e dalla prossime gare nel Salotto".  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro