Galimberti, il piano di salvataggio: nuovo investitore per scongiurare fallimento

Un piano per tentare di salvare in extremis la storica catena di negozi

Il presidio dei lavoratori

Il presidio dei lavoratori

Milano, 29 marzo 2019 - Un piano per tentare di salvare in extremis la storica catena di negozi di elettronica Galimberti Spa, con l’ingresso di un “nuovo investitore” disposto ad accollarsi parte dei debiti e scongiurare il fallimento. Sul tavolo del giudice milanese c’è una proposta di concordato preventivo alternativa rispetto a quella bocciata nei giorni scorsi. E il Tribunale ieri, al termine dell’udienza, ha preso tempo per una valutazione del piano che, secondo fonti sindacali, conterebbe sull’ipotesi di un fondo disposto a fornire ossigeno per portare avanti le attività della catena che a Milano conta due negozi marchio Euronics, in via Solari e in corso Buenos Aires, con circa 35 dipendenti su 250 in tutta Italia. Lavoratori con il fiato sospeso che ieri hanno scioperato e si sono riuniti davanti al Palazzo di giustizia di Milano, mentre era in corso l’udienza che potrebbe essere decisiva per il loro futuro. «Concedendo la possibilità di presentare una nuova proposta di concordato dopo la prima bocciatura il Tribunale ha dimostrato buona volontà - spiega Danilo D’Agostino, sindacalista della Filcams-Cgil - adesso attendiamo la decisione del giudice. Per noi, in questa fase, è fondamentale tutelare i posti di lavoro».

Una nuova bocciatura del piano comporterebbe infatti il fallimento e la conseguente chiusura dei punti vendita. Un triste epilogo per la società fondata dall’imprenditore brianzolo Ilario Galimberti, che si è spento lo scorso febbraio all’età di 93 anni, pioniere negli anni del dopoguerra e del boom economico nella vendita di elettrodomestici. Un impero che si è sgretolato sotto il peso di debiti altissimi che hanno già portato al licenziamento di 128 lavoratori, alla chiusura di 11 punti vendita e alla cessione di 5 negozi nel tentativo di risanare i bilanci. Misure insufficienti per frenare la caduta, in un settore colpito dall’exploit dell’e-commerce e da politiche commerciali che, secondo D’Agostino, sono rimaste «ferme agli anni ’90».

Intanto Euronics, con una nota diffusa ieri, prende le distanza dalla crisi del partner Galimberti. «Le vicende - spiega il gruppo - coinvolgono esclusivamente la Galimberti Spa. Con una forza occupazionale di oltre 4.700 dipendenti e gestiti da imprese giuridicamente indipendenti e radicate nel territorio italiano, il marchio Euronics esprime un giro d’affari complessivo di oltre 1,6 miliardi di euro al netto d’Iva. Euronics Italia Spa è attiva nello sviluppo di progetti, di sinergie organizzative e commerciali e di marketing sotto un’unica insegna, sempre nel rispetto delle autonomie gestionali delle 9 società che ne compongono l’azionariato». Euronics annuncia quindi «l’apertura di nuovi punti vendita nel 2019» e la volontà di «raccogliere la sfida digitale».

 

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