Furto in casa del senatore Caliendo: rubati soldi e gioielli per 10mila euro

Depredata l'abitazione dell'esponente di Forza Italia

Una gazzella dei carabinieri

Una gazzella dei carabinieri

Milano, 13 novembre 2018 - I ladri  hanno forzato la porta dell’abitazione al quarto piano e hanno razziato tutto ciò che di prezioso hanno trovato in casa: gioielli e contanti. Blitz nell’appartamento di Giacomo Caliendo, 76enne senatore di Forza Italia con un passato da sottosegretario alla Giustizia nel secondo governo Berlusconi. Stando a quanto ci risulta, il furto è avvenuto nel primo pomeriggio di sabato: i malviventi sono riusciti a entrare nell’appartamento di uno stabile in zona Porta Romana, approfittando della momentanea assenza dei proprietari, e hanno portato via gioielli per un valore complessivo di 10mila euro e contanti per circa 500 euro. È stato lo stesso esponente politico, qualche ora dopo, a denunciare l’accaduto presso la stazione Duomo dei carabinieri. Ricevuta la segnalazione, i militari si sono recati a casa di Caliendo insieme ai colleghi della sezione Investigazioni scientifiche, a caccia di tracce utili che possano aiutare gli uomini dell’Arma a risalire in tempi brevi agli autori dell’incursione.

Il palazzo  è munito di impianto di videosorveglianza, quindi non è da escludere che le telecamere interne abbiano ripreso particolari che potrebbero rivelarsi decisivi per inchiodare i colpevoli; saranno acquisiti anche i filmati degli occhi elettronici installati in strada, nel tentativo di capire quante persone siano entrate in azione sabato pomeriggio e di individuare la possibile via di fuga dopo il colpo. L’impressione, però, è che a portare a termine il furto siano stati professionisti del mestiere, che di solito adoperano tutte le precauzioni necessarie (guanti per evitare di lasciare impronte e cappellini e occhiali da sole per occultare il volto) per restare ignoti. Non è la prima volta, in questo 2018, che personaggi della politica o vicini a essa vengono presi di mira dai topi d’appartamento. La notte di Ferragosto, alcuni ladri si erano introdotti nell’appartamento abitato dai genitori del ministro dell’Interno Matteo Salvini in zona Bande Nere.

Una decina di giorni dopo, gli agenti di polizia erano riusciti a incastrare la banda entrata in azione sia in quell’abitazione che in altre case dello stesso edificio: in manette erano finiti cinque georgiani di età compresa tra 26 e 34 anni, fermati per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla consumazione di reati contro il patrimonio e possesso di arnesi per lo scasso; gli investigatori li avevano bloccati con le valigie in mano, pronti alla partenza dopo aver piazzato parte della refurtiva sul mercato illegale. A fine 2017, pochi giorni prima di Capodanno, era toccato all’abitazione di Isabella Votino, storica portavoce dell’ex governatore lombardo Roberto Maroni: in quell’occasione, i topi d’appartamento erano riusciti a portare via preziosi, orologi e capi d’abbigliamento di valore dalla dimora a due passi dalla Scala.

 

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