Derubato il chitarrista di Vasco Rossi: ladri in fuga con gli strumenti

Brutta sorpresa per Stef Burns. Il furto in zona Maggiolina a Milano

Stef Burns con Vasco Rossi

Stef Burns con Vasco Rossi

Milano, 2 marzo 2019 - «Ho sempre suonato con quell’attrezzatura, soprattutto con Vasco: ci tengo tantissimo, spero che venga ritrovata al più presto». Brutto ritorno a casa, l’altra sera, per Stef Burns, pseudonimo di Stephan Birnbaum, chitarrista statunitense che dal 1995 collabora con Vasco Rossi e che ha suonato pure con pezzi da novanta del rock internazionale come Alice Cooper: i ladri si sono introdotti nel suo box, in zona Maggiolina a Milano, e gli hanno rubato amplificatori, casse, pedaliere e altri strumenti che utilizza da sempre per esibirsi sul palco insieme al Komandante. Il furto, stando a quanto ricostruito da Burns, è avvenuto tra il 18 e il 28 febbraio, cioè nei dieci giorni in cui è stato lontano dalla sua abitazione. Difficile che i malviventi siano andati a caso, visto che per accedere a quel garage bisogna superare il cancello della rampa e scendere fino al piano -2, dove ci sono decine di altri box; più probabile che la gang sia andata a colpo sicuro, magari dopo aver effettuato qualche sopralluogo in zona.

Burns, 59enne originario di Oakland assurto anche agli onori delle cronache rosa per il matrimonio con l’ex velina Maddalena Corvaglia, ha trascorso la mattinata di ieri con il portinaio dello stabile a visionare le immagini registrate dalle telecamere della videosorveglianza interna: «Sto cercando di capire quando sia successo di preciso», fa sapere. Il chitarrista non ha ancora sporto ufficialmente denuncia di furto («Lo farò nelle prossime ore», afferma), ma ha affidato la sua amarezza a un post su Facebook che in poche ore è stato condiviso da più di tremila fan dell’artista californiano: «Attenzione a chi vi propone di acquistare queste cose perché si tratta di roba rubata! Se sapete qualcosa segnalatelo», l’appello lanciato agli appassionati, in fondo all’elenco dell’attrezzatura sparita dal box. In effetti, fanno sapere dal suo entourage, nelle ultime ore sono arrivate diverse segnalazioni da parte di persone che hanno intercettato diversi annunci di vendita on line di materiale molto simile a quello rubato a Burns; tuttavia, al momento, le «dritte» si sono rivelate tutte infondate, anche perché il chitarrista è in grado già a una prima occhiata di riconoscere la sua attrezzatura, da una lieve ammaccatura o da un adesivo particolare. Inutile dire che si tratta di strumenti ai quali il 59enne è legato, «indipendentemente dal valore economico che possono avere e non so neanche in grado di quantificare».

Non è la prima volta che musicisti famosi vengono presi di mira da bande di ladri. Nel novembre del 2016, erano spariti gli strumenti musicali della band di Zucchero Fornaciari, portati via da un gruppo specializzato nelle truffe ai danni: in sostanza, i ladri si spacciavano per corrieri, con tanto di documenti falsi e cellulari usa e getta, e prelevavano la merce depositata nei magazzini delle società di spedizione. Le indagini del Nucleo investigativo dei carabinieri di via Moscova si conclusero nel marzo del 2018 con l’arresto di sette persone, accusate a vario titolo di associazione per delinquere con carattere transnazionale, truffa, falso e sostituzione di persona; e dagli atti emerse che i ladri non si erano neppure resi conto di aver razziato «merce d’autore», avendo non poche difficoltà a piazzarla sul mercato perché ritenuto materiale di seconda mano.

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