Svaligiata la casa della portavoce di Maroni, ladri in fuga con orologi e preziosi

Furto nell’abitazione milanese di Isabella Votino. Indaga la polizia

Isabella Votino

Isabella Votino

Milano, 11 gennaio 2017 - I ladri sono entrati in casa pochi giorni prima di Capodanno. Appartamento a soqquadro, portati via preziosi, orologi e capi d’abbigliamento di valore. Blitz negli ultimi giorni di dicembre nell’abitazione di Isabella Votino, storica portavoce del governatore lombardo uscente Roberto Maroni: stando a quanto ricostruito finora, il bottino sarebbe piuttosto consistente.

Sul caso sta indagando la polizia: gli agenti della Scientifica hanno già setacciato i locali «visitati» dai malviventi a caccia di qualche impronta utile, anche se il raid messo in atto in una zona centralissima della città (a due passi dal Teatro alla Scala) lascia pensare a un gruppo di ladri specializzati, ben attenti a non lasciare tracce del loro passaggio. Specializzati come quelli entrati in azione la notte di Capodanno in via della Signora 4, sede della Fondazione Benedetta D’Intino e dimora di alcuni membri della famiglia Mondadori-Formenton. In quell’occasione, a scoprire il furto era stato il domestico di famiglia, rientrato in servizio dopo qualche giorno di ferie nello stabile che sorge a poche centinaia di metri dall’Università Statale: casa rivoltata da cima a fondo e cassaforte forzata per rubarne il contenuto. Del caso, come di quello che riguarda l’abitazione della Votino, si sta occupando la Questura. Prematuro, al momento, ipotizzare collegamenti tra i due raid, nonostante siano avvenuti in un lasso di tempo molto limitato (al massimo a un paio di giorni di distanza l’uno dall’altro) e in luoghi divisi soltanto da una manciata di chilometri in linea d’aria. Del resto, da mesi, le forze dell’ordine stanno dando la caccia a batterie di topi d’appartamento che prendono di mira appartamenti lussuosi all’ombra della Madonnina.

L'ultima gang in ordine di tempo è stata smantellata a ottobre dai carabinieri della Compagnia Duomo, che hanno arrestato in flagrante tre croati e un italiano appena usciti da un palazzo signorile di via Disciplini, in zona Colonne di San Lorenzo. Dopo aver derubato due abitazioni, i quattro avevano tentato la fuga, ma erano stati bloccati e ammanettati dai militari coordinati dal capitano Matteo Martellucci: nell’auto, parcheggiata poco lontano, avevano diversi attrezzi del mestiere, compresa una fiamma ossidrica e una corda da alpinismo di trenta metri. Nella successiva perquisizione nel covo del gruppo, gli investigatori dell’Arma avevano pure rinvenuto e sequestrato 20mila euro in contanti, 291 diamanti, oro, orologi di varie marche, penne, pietre preziose e una pistola semiautomatica. «Non si tratta di una batteria di comuni ladri – spiegarono ai tempi gli investigatori dell’Arma –. Lo dimostra la qualità della refurtiva trovata, perfino un orologio da 100mila euro, e gli strumenti utilizzati, dai moschettoni e dalle corde da arrampicata fino a un misuratore di durezza per i diamanti»

 

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